Miccichè si difende: “Ho portato il gatto dal veterinario”
L’ex presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, si è difeso dalle accuse di peculato, truffa e false attestazioni per l’uso dell’auto blu assegnatagli dall’Assemblea siciliana. In un’intervista all’ANSA, Miccichè ha ammesso di aver utilizzato l’auto blu per portare il suo gatto malato dal veterinario, giustificando la sua scelta con la necessità di un intervento urgente.
“Il gatto stava malissimo, ha 13 anni. Sì è vero, è stato accompagnato in auto blu dal veterinario. Mia figlia mi diceva di portarlo subito a controllo, e onestamente dico che lo rifarei. Se ho commesso forzature nell’uso della vettura me ne assumo le responsabilità, ma ho fatto tutto in buona fede. Non c’è mai stata da parte mia la consapevolezza di commettere abusi”, ha dichiarato Miccichè.
L’inchiesta della Procura di Palermo
Miccichè è stato interrogato dal gip nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo, che lo vede indagato per peculato, truffa e false attestazioni per l’uso dell’auto blu. L’inchiesta è nata da una segnalazione della Corte dei Conti, che ha evidenziato alcune irregolarità nell’utilizzo del mezzo da parte dell’ex presidente dell’Assemblea siciliana.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Miccichè avrebbe utilizzato l’auto blu per scopi personali, non riconducibili alle sue funzioni istituzionali. Tra questi, l’utilizzo per portare il gatto dal veterinario.
La posizione di Miccichè
Miccichè, pur ammettendo di aver utilizzato l’auto blu per portare il gatto dal veterinario, ha ribadito di aver agito in buona fede. “Se ho commesso forzature nell’uso della vettura me ne assumo le responsabilità”, ha detto, “ma ho fatto tutto in buona fede. Non c’è mai stata da parte mia la consapevolezza di commettere abusi”.
L’ex presidente dell’Assemblea siciliana si è detto fiducioso che le indagini faranno chiarezza sulla vicenda. “Sono certo che la verità emergerà”, ha concluso Miccichè.
Un caso di interpretazione?
Il caso di Miccichè solleva un dibattito sull’utilizzo delle auto blu da parte dei funzionari pubblici. Mentre è chiaro che il mezzo debba essere utilizzato per scopi istituzionali, la linea di confine tra l’uso legittimo e quello improprio può essere labile. In questo caso, la giustificazione di Miccichè per l’uso dell’auto blu per portare il gatto dal veterinario potrebbe essere considerata un’interpretazione personale delle sue funzioni istituzionali. Resta da vedere come la magistratura valuterà la sua versione dei fatti.