Borse europee positive, focus su Bce
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in positivo, con lo Stoxx 600, l’indice d’area del Vecchio Continente, in rialzo dello 0,25%. Il settore immobiliare ha guidato la crescita, con l’indice FTSE Nareit Europe che ha registrato un incremento significativo. Milano ha guadagnato lo 0,37%, con A2a (+3%), Ferrari (+2,2%) e Mps (+2%) tra i titoli in evidenza.
L’attenzione degli investitori resta focalizzata sulle banche centrali, in particolare sulla Banca Centrale Europea (Bce). La prossima settimana, la Bce dovrebbe annunciare un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, un’azione che sembra ormai scontata tra gli analisti.
Le altre principali piazze europee hanno registrato un andamento positivo: Francoforte ha guadagnato lo 0,35%, Parigi lo 0,29%, Madrid lo 0,29% e Londra lo 0,1%.
Tra i titoli in calo, Tim ha perso il 4% in linea con il settore delle telecomunicazioni, mentre Stellantis ha ceduto il 4,4% a causa dei cambi tra le prime linee e dell’audizione di Tavares in Parlamento.
Spread in aumento, petrolio in flessione
Lo spread tra Btp e Bund è salito a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano che è cresciuto di 5 punti base al 3,59%.
Tra le commodity, il petrolio è in flessione. Il WTI è sceso a 75,3 dollari (-0,7%), mentre il Brent è sceso a sotto i 79 dollari (-0,7%). Il gas naturale è invece in rialzo, con il prezzo che ha raggiunto i 40,3 euro al megawattora (+0,2%).
Per quanto riguarda i cambi, l’euro è stabile sul dollaro, con un cambio di 1,0939.
Le sfide per l’economia europea
La situazione economica globale rimane incerta, con l’inflazione che continua a essere un problema per le principali economie. La Bce si trova in una posizione difficile, cercando di bilanciare la necessità di combattere l’inflazione con il rischio di rallentare la crescita economica. La prossima settimana, la decisione della Bce sui tassi di interesse sarà un momento chiave per capire la strategia della banca centrale per affrontare le sfide economiche del futuro.
Inoltre, la situazione geopolitica rimane instabile, con la guerra in Ucraina che continua a creare incertezza nei mercati. L’evoluzione del conflitto e le sue conseguenze economiche saranno fattori importanti da monitorare nei prossimi mesi.