Il rigore dei conti e le misure positive
Riccardo Di Stefano, leader dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha espresso apprezzamento per l’impianto di finanza pubblica basato sul rigore dei conti, definendolo “un bene”. Ha poi elogiato alcune misure specifiche come il taglio del cuneo fiscale, le politiche abitative e la sperimentazione sui mini-reattori, definendole “elementi positivi”. Ha inoltre riconosciuto l’importanza della semplificazione.
La necessità di semplificare la Transizione 5.0
Di Stefano ha sottolineato la necessità di semplificare la Transizione 5.0, un programma di incentivi per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese. Ha affermato che “nella prossima legge di bilancio servirà un sostegno a specifici investimenti”, ma ha anche avvertito che “con la massima urgenza serve semplificare Transizione 5.0”.
Il rischio dei ‘contributi volontari’
Di Stefano ha espresso preoccupazione per il rischio di un'”era dei ‘contributi volontari'” che potrebbe penalizzare l’innovazione e lo sviluppo delle imprese.
Un appello per un’azione concreta
Le parole di Di Stefano rappresentano un appello concreto al governo per un’azione decisa e pragmatica. La semplificazione della Transizione 5.0 e il sostegno agli investimenti sono elementi cruciali per favorire la crescita economica e la competitività del sistema produttivo italiano. Il rischio di un'”era dei ‘contributi volontari'” sarebbe un passo indietro per l’innovazione e la competitività del paese.