Salari in crescita, ma con differenze tra settori
Le retribuzioni contrattuali nel settore privato non agricolo in Italia hanno registrato un aumento del 4,2% su base annua nel secondo trimestre 2024. Questa crescita è stata trainata dagli accordi recentemente siglati, che prevedono aumenti salariali per i prossimi mesi. La Banca d’Italia, nel suo Bollettino economico, sottolinea come la dinamica salariale “continuerebbe a essere sostenuta nei mesi autunnali” grazie a questi accordi.
Tuttavia, il documento evidenzia una differenza tra le retribuzioni contrattuali e quelle di fatto. Le retribuzioni di fatto, pur in netta accelerazione (al 3,4%, dall’1,9%), “sono cresciute meno di quelle contrattuali”. Questo divario è dovuto principalmente alla diversa dinamica salariale tra industria e servizi. L’industria ha registrato adeguamenti salariali più marcati rispetto ai servizi.
“Alla fine di giugno – nota poi Bankitalia – le retribuzioni contrattuali in termini reali rimanevano comunque in media inferiori dell’8% circa rispetto ai livelli del 2021”.
Implicazioni per i consumi
La ripresa del potere d’acquisto, favorita dal calo dell’inflazione, sta dando una spinta ai consumi. Tuttavia, la crescita salariale, pur positiva, non è ancora sufficiente a recuperare il terreno perso negli ultimi anni. Il divario tra le retribuzioni contrattuali e quelle di fatto, unito alla diminuzione delle retribuzioni reali, rappresenta un segnale di attenzione per l’economia italiana.
Il ruolo degli accordi sindacali
Gli accordi sindacali giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’andamento dei salari. La recente firma di accordi che prevedono aumenti salariali è un segnale positivo per i lavoratori. Tuttavia, è importante che questi accordi siano in grado di garantire un aumento reale del potere d’acquisto, tenendo conto dell’inflazione e del costo della vita.
L’importanza di un’analisi più approfondita
È importante analizzare con attenzione le diverse dinamiche salariali tra i settori. L’industria, con la sua maggiore capacità di adeguare i salari, potrebbe creare un divario con i servizi, con possibili conseguenze negative per l’occupazione e la crescita economica. Inoltre, è fondamentale monitorare l’andamento delle retribuzioni reali, non solo in termini contrattuali, ma anche in termini di fatto, per avere un quadro completo della situazione.