Un popolo di collezionisti: 33 milioni di italiani e una spesa media di 1.381 euro all’anno
L’Italia è un paese di collezionisti, con ben sei italiani su dieci che si definiscono tali. Questo significa che 33 milioni di persone inseguono una passione per la raccolta di oggetti, spendendo in media 1.381 euro all’anno. Un dato interessante è che l’importo speso per il collezionismo supera la spesa media per le vacanze estive, che si attesta a 1.130 euro a persona. Questi dati emergono da un’indagine condotta da Catawiki, il portale di aste online per oggetti selezionati, che ha realizzato un rapporto sui 100 oggetti iconici del XXI secolo. La lista comprende oggetti diversi, da quelli più classici come la casa giocattolo Malibu di Barbie e il whisky giapponese Yoichi Nikka, a quelli più insoliti come il tappeto che riproduce uno scontrino di Ikea o la maglietta dei trasportatori DHL firmata dal brand Vetements.
Un mercato in crescita: la spesa potrebbe aumentare del 37% nei prossimi 3-5 anni
L’indagine di Catawiki, realizzata in collaborazione con Hiperbeast, ha monitorato cinque paesi europei con 4.500 persone intervistate, per analizzare le tendenze e le caratteristiche del collezionismo. I dati per l’Italia mostrano un trend in crescita per questa passione, con i lombardi in testa alla classifica dei collezionisti più attivi, seguiti da campani, siciliani, laziali e veneti. La ricerca stima che la spesa nei prossimi 3-5 anni potrebbe crescere in Italia del 37%, più che negli altri Paesi esaminati, raggiungendo i 1.892 euro a testa. In particolare, i giovani della generazione X potrebbero arrivare a spendere in media 2.092 euro. Attualmente, la spesa media nei cinque Paesi si attesta a 1.500 euro e quasi la metà degli adulti europei ha una collezione.
I collezionisti italiani: un’attenzione particolare a libri, orologi, gioielli, fotografie e borse
Gli italiani sono attratti soprattutto da libri (49%), orologi (33%), gioielli (32%), fotografie (32%) e banconote e monete (32%). Tuttavia, l’Italia si distingue come il primo Paese per l’acquisto di borse e il secondo per coloro che le mettono in vendita. Secondo Ravi Vora, Ceo di Catawiki, l’Italia è il primo mercato in termini di spesa tra i Paesi chiave in cui è presente l’azienda. Lo scorso anno, oltre 250.000 italiani hanno fatto un’offerta sul portale, con una crescita del 18% rispetto al 2022.
Il collezionismo: una passione e un investimento
Il collezionismo è una passione per il 96% degli italiani, che si informano tramite web e fiere. Il 22% segue influencer o esperti sui social media e un altro 22% conduce ricerche approfondite per diventare esperto nel proprio campo. Per alcuni, il collezionismo è anche un investimento. Il 36% degli intervistati ha iniziato a collezionare per preservare gli oggetti di valore per le generazioni future, il 68% controlla regolarmente il valore della propria collezione e il 32% prevede di rivenderla per aumentare il proprio reddito (percentuale che sale al 42% per la generazione Z).
Le tendenze del collezionismo: Barbie, sneakers e oggetti ‘ugly’
Le tendenze del collezionismo variano a seconda del settore. Cecilia Vicini Ronchetti, esperta di bambole ed orsacchiotti, spiega che il fenomeno Barbie rimane imbattuto in Italia, soprattutto dopo il successo del film, con un aumento del 20% dei prezzi di vendita. Mirco Castagnoli, esperto di sneakers, racconta che dopo il boom del 2016, con la ricerca di modelli specifici, c’è stato un ritracciamento con la scelta di nuovi designer e prodotti belli. Tra gli oggetti ‘ugly’ che stanno spopolando, ci sono le Salomon Cross Low e gli stivali Big Red Boot di Mschf, prodotti nel 2023 e diventati virali sui social, che dimostrano come l’apparenza di un brand può essere più influente del prodotto stesso.
Le differenze generazionali nel collezionismo
Le differenze generazionali si riflettono anche nell’approccio al collezionismo. Per la generazione Z, collezionare oggetti rappresenta un nuovo modo di interagire e socializzare. I Millennials sono la generazione che attualmente spende di più per il collezionismo (1.450 euro all’anno), mentre i Boomer lo vivono più come un ‘affare privato’ e sono meno inclini a rivendere gli oggetti, con solo il 15% disposto a farlo.
Un fenomeno in crescita con un impatto sociale ed economico significativo
Il collezionismo in Italia è un fenomeno in crescita con un impatto sociale ed economico significativo. Non solo rappresenta una passione per milioni di persone, ma contribuisce anche al mercato dell’arte e del collezionismo, con un impatto positivo sull’economia. La crescente attenzione dei giovani verso il collezionismo e l’aumento della spesa in questo settore suggeriscono che questa tendenza continuerà a crescere nei prossimi anni. È importante, tuttavia, ricordare che il collezionismo deve essere inteso come una passione genuina e non come un mezzo per ottenere un rapido guadagno.