Un grido per un futuro più giusto
Il 18 ottobre, Roma si prepara ad ospitare un’importante mobilitazione di lavoratori del settore automotive. Fim, Fiom e Uilm, i principali sindacati del settore, hanno indetto uno sciopero con lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto”. L’obiettivo è quello di ribadire la necessità di un futuro più equo e sostenibile per i lavoratori del settore, in un momento di profonda trasformazione per l’industria automobilistica.
Il programma della giornata
L’appuntamento è in piazza Barberini alle ore 9:30, dove i lavoratori provenienti da tutta Italia si raduneranno per un corteo che attraverserà la città fino a raggiungere piazza del Popolo. Qui, si terranno gli interventi dei delegati e dei segretari generali di Fim, Fiom e Uilm: Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella. A Roma saranno presenti anche delegazioni di sindacati europei e mondiali, a testimonianza della portata internazionale della protesta.
Un settore in trasformazione
L’industria automobilistica è in un momento di grande cambiamento, con la transizione verso la mobilità elettrica e l’automazione che stanno trasformando il settore. Questa trasformazione pone nuove sfide per i lavoratori, con la necessità di garantire la loro sicurezza e il loro futuro in un contesto in continua evoluzione. Lo sciopero del 18 ottobre è un’occasione per ribadire la necessità di un dialogo sociale costruttivo tra sindacati, imprese e istituzioni, per affrontare le sfide del futuro e garantire un lavoro dignitoso e sicuro per tutti.
Un segnale importante
Lo sciopero del 18 ottobre rappresenta un importante segnale di unità e di mobilitazione per i lavoratori del settore automotive. È un momento cruciale per ribadire la necessità di un futuro più giusto e sostenibile, in un contesto in cui l’industria automobilistica sta attraversando una fase di profonda trasformazione. La partecipazione di delegazioni internazionali dimostra la portata globale della protesta e la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti sociali per affrontare le sfide del futuro.