“Il soldato senza nome”: un viaggio nella follia della guerra
Il 23 ottobre alle 21, il Cinepark Apollo di Ferrara ospiterà l’anteprima nazionale di “Il soldato senza nome”, il secondo lungometraggio di Claudio Ripalti, regista già noto per “La banda grossi”. Il film, prodotto da Controluce Produzione e Valeria Luzi, è stato girato tra la provincia di Ferrara e Reggio Emilia e racconta la storia di Ferruccio Mambrin, un soldato semplice che durante la Prima Guerra Mondiale fugge dalle retrovie e si finge pazzo per salvarsi dal fronte.
La trama, ispirata a fatti realmente accaduti, si focalizza sul primo ospedale militare neurologico d’Europa, situato proprio a Ferrara, e offre uno sguardo profondo e toccante sulla follia della guerra e sulle sue conseguenze psicologiche.
Un cast di talento e un sostegno istituzionale
Il protagonista del film è Stefano Muroni, attore e ideatore del lungometraggio, che ha saputo dare vita a un personaggio complesso e tormentato. “Il soldato senza nome” ha ricevuto il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna tramite l’Emilia-Romagna Film Commission, del Comune di Ferrara e della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, a testimonianza dell’importanza del progetto e del suo valore artistico.
Alla proiezione del 23 ottobre saranno presenti, oltre al regista, anche il cast e la produzione, per condividere con il pubblico l’emozione di questo film che promette di essere un’esperienza coinvolgente e profonda.
Un film che viaggia oltre i confini nazionali
“Il soldato senza nome” ha già avuto la possibilità di essere presentato al mondo, partecipando al Montreal Independent Film Festival in Canada a luglio. Ora, dopo il successo internazionale, il film si prepara ad arrivare nelle sale italiane, pronto a conquistare il pubblico con la sua storia avvincente e la sua profonda riflessione sulla guerra e la follia.
L’anteprima nazionale a Ferrara rappresenta un momento importante per il film, un’occasione per il pubblico ferrarese di scoprire un’opera che racconta una parte importante della storia locale, con un occhio attento al passato e un messaggio universale che parla di coraggio, follia e sopravvivenza.
Un film che guarda al passato per riflettere sul presente
“Il soldato senza nome” non è solo un film di guerra, ma un’opera che ci invita a riflettere sulle conseguenze psicologiche dei conflitti e sulla fragilità della mente umana. La scelta di ambientare la storia a Ferrara, città che ha ospitato il primo ospedale militare neurologico d’Europa, è un segno di rispetto per la storia e un invito a ricordare le ferite del passato, che ancora oggi ci accompagnano.