Il dibattito sullo smartphone: tra divieti e alternative
Il dibattito sull’uso degli smartphone da parte dei ragazzi si è riacceso con la petizione lanciata dai pedagogisti Daniele Novara e Alberto Pellai, che chiede il divieto dell’uso dei dispositivi per i minori di 14 anni e l’accesso ai social media per i ragazzi sotto i 16. La petizione ha raccolto oltre 55.000 firme, con il sostegno di numerose personalità del mondo dello spettacolo, tra cui Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Luca Zingaretti e Valeria Bruni Tedeschi.
La petizione si basa sulla preoccupazione per i rischi dell’esposizione precoce ai dispositivi digitali, che vanno dalla dipendenza alla limitazione delle esperienze reali. Tuttavia, non tutti concordano con la necessità di un divieto totale. Marie Sophie Von Bibra, direttrice marketing di Readly, un’app per l’abbonamento a giornali e riviste digitali, sostiene che il problema non è il dispositivo in sé, ma il suo utilizzo.
L’importanza di un approccio equilibrato
Secondo Von Bibra, è necessario un approccio equilibrato, che preveda un’attenta selezione dei contenuti e un uso consapevole dei dispositivi. "Dobbiamo fare un lavoro di scrematura alla base e offrire ai bambini solo giornalismo e intrattenimento verificati e di qualità", afferma. Inoltre, è fondamentale evitare di "essere sempre presenti, con l’idea di provvedere ai bisogni dei figli spesso ancor prima che si presentino".
Von Bibra propone delle alternative al classico utilizzo dello smartphone, come la lettura di riviste digitali, libri o la pratica di giochi enigmistici. "Il tempo davanti allo schermo non deve sostituire quello all’aperto e l’attività fisica", sottolinea, ma deve essere un elemento separato e altrettanto gratificante.
L’esempio dei genitori: la chiave per un uso consapevole
Un punto fondamentale per un uso consapevole dei dispositivi è l’esempio dei genitori. "È importante evitare di usare lo smartphone come babysitter", spiega Von Bibra, "ma di utilizzarlo come strumento di apprendimento, anche attraverso la lettura".
La direttrice sottolinea l’importanza di non esagerare nell’uso dei dispositivi e di dare l’esempio ai ragazzi leggendo regolarmente. "Leggere regolarmente può incoraggiare lo stesso comportamento da parte dei ragazzi", conclude.
Un dibattito complesso
Il dibattito sull’uso degli smartphone da parte dei ragazzi è complesso e non ammette soluzioni univoche. La petizione per il divieto solleva questioni importanti, ma è necessario considerare anche le potenzialità dei dispositivi digitali come strumenti di apprendimento e di interazione sociale. Un approccio equilibrato e responsabile, con l’esempio dei genitori come chiave per un uso consapevole, potrebbe essere la soluzione più efficace per garantire un’esperienza digitale positiva per i ragazzi.