Defiscalizzazione: un’illusione per la dirigenza sanitaria
La proposta del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di defiscalizzare l’indennità di specificità per la dirigenza sanitaria è stata accolta con scetticismo e critica da parte dei sindacati Aupi e SiNaFO. In una nota congiunta, i segretari generali Ivan Iacob e Roberta di Turi hanno definito la proposta come un “piatto di lenticchie” insufficiente a risolvere la profonda crisi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Secondo i sindacati, la defiscalizzazione sarebbe un’operazione limitata e discriminatoria, che offrirebbe un “alibi” alla progressione economica solo a una parte della dirigenza, ovvero i medici, e limiterebbe i finanziamenti del prossimo Contratto Nazionale per tutti gli altri. In sostanza, la defiscalizzazione sarebbe un intervento parziale e superficiale, che non affronta le cause profonde della crisi del SSN.
Salari bassi e differenze salariali: un problema sistemico
I sindacati denunciano da tempo la situazione critica dei salari dei dirigenti medici, veterinari e sanitari del SSN, che presentano differenze significative tra le diverse figure professionali. I salari, secondo Aupi e SiNaFO, sono tra i più bassi tra quelli dei Paesi avanzati Ue, nonostante il ruolo centrale e fondamentale che la dirigenza sanitaria ricopre nel sistema sanitario italiano.
La crisi del SSN, pur profonda, è tenuta in piedi grazie alla professionalità e all’abnegazione del personale dipendente. Tuttavia, questa situazione non può durare all’infinito. I giovani medici e sanitari, di fronte a salari inadeguati e a un sistema in difficoltà, sono spinti a cercare opportunità all’estero o a optare per il settore privato, con un conseguente impoverimento del SSN e un futuro incerto per il sistema sanitario italiano.
Serve un finanziamento ad hoc per la dirigenza sanitaria
Aupi e SiNaFO lanciano un appello al governo affinché si adotti un approccio più strutturale e concreto alla questione della dirigenza sanitaria. Il loro appello è chiaro: è necessario un finanziamento ad hoc per la specificità della dirigenza del SSN, in modo da garantire salari equi e dignitosi a tutti i professionisti del settore.
La defiscalizzazione, secondo i sindacati, non è la soluzione. Il governo non può pensare di sostenere e tutelare il personale dipendente del SSN con un intervento così limitato e discriminatorio. È necessario un investimento reale e strutturale che riconosca il valore e l’importanza della dirigenza sanitaria per il futuro del sistema sanitario italiano.
Un problema di sistema che richiede soluzioni concrete
La crisi del SSN è un problema complesso che richiede soluzioni concrete e lungimiranti. La defiscalizzazione dell’indennità di specificità, come proposto dal Ministro Schillaci, è un intervento parziale e insufficiente. È necessario un investimento reale e strutturale che riconosca il valore e l’importanza della dirigenza sanitaria per il futuro del sistema sanitario italiano. Solo così si potrà garantire la qualità dell’assistenza sanitaria e il futuro del SSN.