L’attacco e le vittime
Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, l’esercito israeliano ha attaccato una scuola a Gaza, causando la morte di 28 persone e il ferimento di 54. Tra le vittime ci sarebbero anche bambini. L’agenzia palestinese Wafa ha riportato la notizia, citando la Mezzaluna Rossa. L’organizzazione umanitaria ha accusato Israele di aver attaccato un edificio che ospitava civili, senza fornire ulteriori dettagli sulla tipologia di struttura colpita.
La versione di Israele
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato l’attacco, ma ha fornito una versione diversa dei fatti. L’Idf ha affermato di aver attaccato un complesso di cui fa parte l’ex scuola Rufaydah nell’area di Deir al Balah, a Gaza. Secondo l’esercito israeliano, l’edificio era utilizzato da un “gruppo di terroristi di Hamas” come centro di comando da dove partivano attacchi contro Israele. L’Idf ha precisato che l’attacco è stato condotto con “precisione” e che “tutte le misure necessarie sono state prese per evitare vittime civili”.
La situazione a Gaza
La situazione a Gaza è estremamente tesa. Da diversi giorni si susseguono scontri tra Israele e Hamas, con bombardamenti reciproci. La popolazione civile è la principale vittima di questo conflitto. Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili a Gaza e hanno chiesto un cessate il fuoco immediato.
La necessità di un’indagine indipendente
È fondamentale che venga condotta un’indagine indipendente e imparziale per accertare la verità su quanto accaduto a Gaza. La versione di Israele e quella della Mezzaluna Rossa sono in contrasto tra loro, e solo un’indagine indipendente può fare luce sulla reale natura dell’attacco e sulle responsabilità di ciascuna parte. È importante che la comunità internazionale si impegni per garantire che venga fatta giustizia per le vittime e che vengano prese misure per prevenire future tragedie.