La Colombia si rivolge alla Corte interamericana
Il governo colombiano, guidato dal presidente Gustavo Petro, ha deciso di rivolgersi alla Corte interamericana dei diritti umani per contestare la decisione del Consiglio nazionale elettorale (Cne) di aprire un’inchiesta sulla campagna elettorale del 2022. L’annuncio è stato fatto dal viceministro degli Esteri, Jorge Rojas, durante una conferenza stampa. Rojas ha affermato che il caso è già stato presentato alla Corte e che il governo sta richiedendo misure cautelari per la protezione del presidente Petro. “Abbiamo ricevuto appelli ed espressioni di solidarietà da diversi Paesi dell’America Latina”, ha aggiunto Rojas.
Petro accusa un “colpo di Stato”
Il presidente Petro ha definito l’iniziativa del Cne un “colpo di Stato”, accusando l’organo elettorale di volersi “prendere gioco del voto popolare”. Petro ha annunciato che i suoi sostenitori organizzeranno “immense” manifestazioni di piazza in segno di protesta contro l’inchiesta.
Un caso delicato con implicazioni regionali
La decisione del governo colombiano di rivolgersi alla Corte interamericana dei diritti umani per contestare l’inchiesta elettorale è un evento significativo. La vicenda evidenzia la crescente tensione politica in Colombia e le preoccupazioni del presidente Petro per la sua sicurezza e la legittimità del suo mandato. Il sostegno internazionale che Petro ha ricevuto da diversi Paesi latinoamericani dimostra che la questione ha implicazioni regionali e potrebbe alimentare un dibattito più ampio sulla democrazia e le istituzioni elettorali in America Latina.