Il numero delle accuse cresce esponenzialmente
Il numero di donne che accusano postume Mohamed Al Fayed, il defunto magnate egiziano, di stupri, molestie e abusi sessuali continua a crescere esponenzialmente. La Bbc, nell’ultima puntata di un’inchiesta ad hoc, ha rivelato di aver raccolto denunce di altre 65 presunte vittime, portando il totale a oltre 200. Le accuse, che si spingono indietro nel tempo fino al 1977, riguardano principalmente ex dipendenti di Harrods e dell’hotel Ritz di Parigi.
Il caso più datato risale al 1977
Il caso più datato è quello di una donna che, all’epoca molto giovane, afferma di essere stata assunta nel 1977 a Dubai per conto di Al Fayed, in una sorta di schiavitù sessuale. Le accuse riguardano principalmente ex dipendenti di Harrods, alcune delle quali erano minorenni al momento degli abusi, e alcune ex impiegate dell’hotel Ritz di Parigi.
L’obiettivo è ottenere un risarcimento
Una parte delle denuncianti si è già rivolta a un team di avvocati per avviare un’azione legale civile risarcitoria. L’obiettivo è ottenere un risarcimento dalla nuova proprietà di Harrods, che avrebbe a suo tempo istituzionalizzato e coperto un vero e proprio sistema di reclutamento di giovani donne da sfruttare sessualmente. Harrods è stata ceduta nel 2010 a un fondo del Qatar.
Le accuse erano già state presentate in passato
Le accuse a Mohamed Al Fayed, che erano già state presentate in passato alla polizia, erano state archiviate dalla Procura della corona britannica almeno due volte, nel 2009 e nel 2015, quando il miliardario era ancora in vita.
L’importanza di dare voce alle vittime
È fondamentale dare voce a queste donne e garantire che le loro accuse siano prese sul serio. Le vittime di abusi sessuali, soprattutto quando si tratta di casi di potere e di un ambiente lavorativo, spesso si sentono inibite a denunciare per paura di ripercussioni. La Bbc, con la sua inchiesta, sta svolgendo un ruolo importante nel dare voce a queste donne e nel portare alla luce un problema che è stato a lungo ignorato.