Trump si dichiara vincitore e chiude la porta a un secondo dibattito
Donald Trump ha annunciato su Truth Social di aver chiuso la porta a un secondo dibattito con la vicepresidente Kamala Harris in vista delle elezioni Usa. Il tycoon ha dichiarato di aver già “vinto” il primo confronto, sostenendo che il voto è già iniziato e che non ci sarà nessuna rivincita.
“Ho già vinto il primo dibattito con Kamala la bugiarda. Siamo molto avanti nel processo elettorale, il voto è già iniziato: non ci sarà nessuna rivincita!” ha scritto Trump.
Il tycoon ha anche criticato la Harris per aver dichiarato che non farebbe nulla di diverso da Joe Biden, sostenendo che non c’è “nulla da dibattere”.
Trump rivendica il successo del primo dibattito e critica la Harris
Trump ha ribadito la sua convinzione di aver vinto il primo dibattito, sostenendo che “JD Vance ha vinto facilmente il suo dibattito con tampon Tim Walz. Sono anche in testa nei sondaggi e in tutti gli stati in bilico.”
Il tycoon ha poi criticato la Harris per il suo rifiuto di un secondo confronto, definendolo un comportamento tipico di un “pugile che perde”.
“La prima cosa che fa un pugile quando perde un incontro è dire che ‘chiede una rivincita’”, ha scritto Trump.
Trump: “Ho accettato l’invito di Fox News, ma lei ha rifiutato”
Trump ha ricordato di aver accettato l’invito di Fox News a dibattere con la Harris il 4 settembre, ma che la vicepresidente ha rifiutato.
“Ho accettato l’invito di Fox News a dibattere con Kamala il 4 settembre – continua il tycoon -, ma lei ha rifiutato.”
La strategia di Trump: una dichiarazione di vittoria anticipata?
La dichiarazione di Trump di aver già “vinto” il primo dibattito e di non voler più confrontarsi con la Harris potrebbe essere interpretata come una strategia per evitare ulteriori confronti e per consolidare la sua base elettorale. È possibile che il tycoon stia cercando di creare un’immagine di sé come vincitore indiscusso, anche se i sondaggi non lo confermano in modo così netto. Tuttavia, questa strategia potrebbe anche essere percepita come un segno di debolezza, soprattutto se i suoi sostenitori iniziano a dubitare della sua capacità di affrontare la sfida elettorale.