Un riconoscimento al dialogo tra scienza e umanesimo
Il Premio Udine Filosofia 2024, promosso dall’Associazione Culturale Territori delle Idee in sinergia con la casa editrice Mimesis, ha assegnato il prestigioso riconoscimento alla filosofa e teorica culturale slovena Alenka Zupančič e al matematico e storico della scienza Paolo Zellini. La scelta di premiare questi due studiosi di fama internazionale è un chiaro segnale di apprezzamento per il loro contributo al dibattito contemporaneo sul rapporto tra scienza e umanesimo, un tema di grande attualità che interroga la nostra società in continua evoluzione.
Zupančič e Zellini sono considerati due dei massimi studiosi e figure internazionali di riferimento del pensiero contemporaneo sul rapporto tra scienza e umanesimo. Le loro ricerche e riflessioni hanno contribuito a ridefinire il ruolo della scienza nella società e a mettere in discussione i confini tradizionali tra le diverse discipline. Il loro lavoro si distingue per la capacità di dialogare con diverse aree del sapere, dalla filosofia alla matematica, dalla storia della scienza alla teoria culturale, offrendo una visione complessa e multidisciplinare del mondo contemporaneo.
La cerimonia di premiazione si terrà nell’ambito della XI edizione del Festival Mimesis, venerdì 25 e sabato 26 ottobre a Udine. L’evento sarà un’occasione importante per approfondire il lavoro di Zupančič e Zellini, e per riflettere sul ruolo della filosofia e della scienza nella società contemporanea.
Anteprime letterarie e un programma ricco di eventi
Nell’occasione della premiazione, Alenka Zupančič presenterà in anteprima il suo ultimo volume “Disconoscimento”, in libreria per Meltemi da novembre. Il libro è un elogio della disconoscenza, definita da Zupančič come “una forma perversa della ragione, che, a differenza della negazione, non nega i ‘fatti’, ma annuncia di saperli tutti”.
Alla cerimonia è attesa anche la presenza della storica Irina Ščerbakova, cofondatrice di Memorial e Premio Nobel per la Pace 2022 con Associazione, che presenterà a sua volta in anteprima assoluta il suo libro “Le mani di mio padre” (Mimesis). Il libro è un racconto della storia dolorosa della sua famiglia riuscita a sopravvivere alle atrocità del XX secolo.
Il Festival Mimesis, che si terrà dal 18 al 20 e dal 25 al 27 ottobre a Udine, offrirà un ricco programma di eventi, con dibattiti, conferenze interdisciplinari, lezioni magistrali con oltre 70 filosofi, scienziati, scrittori, ingegneri, politici, poeti, docenti e ricercatori. I temi affrontati saranno diversi, tra cui l’Intelligenza Artificiale, i dispositivi digitali e i sistemi virtuali. Tra i protagonisti ci sono Sebastiano Maffettone, Marcello Veneziani, Elio Franzini, Milo De Angelis, Gian Mario Villalta, Isabella Pezzini, Alessandro Sarti, Giovanni Leghissa.
Un premio che celebra l’interdisciplinarità
Il Premio Udine Filosofia 2024, assegnato a due studiosi che operano in ambiti apparentemente distinti come la filosofia e la matematica, è un riconoscimento importante per l’interdisciplinarità, un valore fondamentale per la ricerca e il progresso del sapere. In un’epoca in cui la specializzazione è spesso vista come un requisito indispensabile per il successo, il premio ci ricorda l’importanza del dialogo tra le diverse discipline e la necessità di guardare al mondo con una prospettiva più ampia e integrata.