Scontri e sgombero in Val di Susa
Nella notte tra il [data] e il [data], le forze dell’ordine hanno sgomberato il presidio No Tav di San Giuliano, situato in Val di Susa, in provincia di Torino. Il presidio, allestito alcuni giorni prima, era dedicato a Sole e Baleno, ovvero Maria Soledad Rosas ed Edoardo Massari, due anarchici che si tolsero la vita nel 1998 dopo essere stati arrestati per una serie di attentati contro la linea Torino-Lione. L’operazione di polizia è iniziata intorno alle 2:00 ed è terminata alle 5:30. Al loro arrivo, le forze dell’ordine hanno trovato le tre strade di accesso al presidio bloccate da barricate, erette dagli attivisti dell’ala più oltranzista del movimento No Tav. Gli sbarramenti sono stati dati alle fiamme dagli antagonisti, che hanno lanciato bombe carta, sassi e razzi contro la polizia. Circa 150 persone, travisate, hanno partecipato agli scontri. La polizia ha risposto con numerosi gas lacrimogeni. I vigili del fuoco hanno spento gli incendi delle barricate, permettendo ai reparti mobili di avanzare. Dopo circa tre ore, le forze dell’ordine sono riuscite a entrare nei terreni e a sgomberare il presidio, ripristinando la calma.
Il presidio e gli appelli sui social
Il presidio era stato allestito in vista della realizzazione della stazione internazionale della linea ad alta velocità Torino-Lione, sui terreni che devono essere espropriati per il progetto. Nel pomeriggio del giorno precedente, i No Tav avevano lanciato appelli sui canali social, invitando le persone a salire in Val di Susa, sospettando che lo sgombero fosse imminente.
Un conflitto che dura da anni
Lo sgombero del presidio di San Giuliano è solo l’ultimo episodio di un conflitto che dura da anni tra il movimento No Tav e le autorità italiane. Il progetto della linea Torino-Lione è stato oggetto di numerose proteste e controversie, con i No Tav che si oppongono alla costruzione della linea per motivi ambientali e sociali. Le tensioni sono aumentate negli ultimi mesi, con diversi scontri tra attivisti e forze dell’ordine. La questione della linea Torino-Lione rimane un punto di forte divisione tra il movimento No Tav e il governo italiano.