Un trionfo per Govi a Camogli
Il Teatro Sociale di Camogli ha ospitato ieri sera il debutto di “Pignasecca e Pignaverde”, uno dei grandi successi di Gilberto Govi, con un successo indiscutibile. Lo spettacolo, che ha visto un teatro esaurito e un pubblico entusiasta, è stato un trionfo per Tullio Solenghi, che interpreta magistralmente la maschera genovese, regalando al pubblico risate a scena aperta e ovazioni finali.
Il successo di “Pignasecca e Pignaverde” è un’ulteriore conferma del talento di Tullio Solenghi, che non si limita a “imitare” Govi, ma lo “fa”, interpretandolo con grande naturalezza e simpatia. La sua interpretazione è così autentica da far rivivere sul palco la comicità e la genialità di Govi, regalando al pubblico un’esperienza teatrale unica e coinvolgente.
Un testo classico e una regia impeccabile
“Pignasecca e Pignaverde” è un testo di Emerico Valentinetti, incentrato sulla classica figura dell’avaro, calata in un microcosmo genovese d’altri tempi. Lo spettacolo è ricco di gag memorabili, come il sigaro fumato in posizione verticale per rallentare la combustione e farlo dunque durare più a lungo.
La regia di Tullio Solenghi è impeccabile, con una scenografia di Davide Livermore che riprende una tipica casa genovese d’epoca, e una compagnia di attori di grande talento. La commedia si snoda attorno al consueto matrimonio contrastato, con Felice che cerca di far sposare la figlia a un cugino benestante, mentre la figlia è innamorata di un giovane che partito quattro anni prima, torna ricco e benestante. Il finale è scontato, ma non per questo meno divertente: i due giovani si sposeranno grazie all’aiuto della mamma della ragazza e di un vicino particolarmente “impiccione”, con buona soddisfazione anche del padre Felice che riesce ad evitare la dote.
Un cast brillante
Oltre a Tullio Solenghi, che giganteggia nell’impersonare Govi con un ammirevole senso del ritmo, della battuta, delle sfumature vocali, il cast è composto da Mauro Pirovano, che veste con ironia e garbo le vesti del cugino pretendente e sconfitto, Roberto Alinghieri, che oltre a restituire la figura del vicino ha collaborato come aiuto alla regia, Claudia Benzi, la moglie, Laura Repetto, la figlia, Matteo Traverso, il giovane innamorato, Stefano Moretti l’industriale argentino e Stefania Pepe, la cameriera ribelle.
Tutti gli attori si sono distinti per la loro bravura e la loro capacità di rendere credibili e divertenti i loro personaggi. La compagnia ha lavorato in perfetta sintonia, regalando al pubblico una serata di puro divertimento.
Un successo che continua
“Pignasecca e Pignaverde” sarà in scena al Teatro Sociale di Camogli fino al 9 novembre, con la possibilità di un allungamento delle recite, vista la richiesta da parte del pubblico. Lo spettacolo è una coproduzione tra il Sociale e il Teatro Nazionale, e fa parte del “Festival Gilberto Govi e la maschera genovese”, un’iniziativa che ha visto il successo dello scorso anno con “I maneggi” e che si conferma un’occasione unica per riscoprire il teatro di Govi e la grandezza di Tullio Solenghi.
Un omaggio alla comicità genovese
“Pignasecca e Pignaverde” è un omaggio alla comicità genovese di Gilberto Govi, un autore che ha saputo raccontare con ironia e intelligenza la vita quotidiana dei genovesi. Lo spettacolo è un’occasione per riscoprire il teatro di Govi e per apprezzare il talento di Tullio Solenghi, che con la sua interpretazione magistrale rende giustizia a un grande maestro del teatro italiano.