La protesta di Ghisolfi
Il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, non ha usato mezzi termini per esprimere la sua indignazione dopo il pareggio contro il Monza. “Su Baldanzi era rigore, tutto il mondo ha visto. E’ inaccettabile”, ha tuonato in francese ai microfoni di Sky, riferendosi al presunto ‘pestone’ di Kyriakopoulos in area all’attaccante giallorosso. “Non sono solito lamentarmi degli arbitri, ma ciò che è successo oggi è inaccettabile”, ha aggiunto Ghisolfi, sottolineando la sua difficoltà nel comprendere come l’arbitro non abbia visto il fallo e come il Var non sia intervenuto. “Esigiamo rispetto, per i nostri giocatori e l’impegno che mettono, per i nostri tifosi e per la Roma”, ha concluso.
L’episodio incriminato
L’episodio in questione si è verificato nel corso del primo tempo della partita, quando Baldanzi si è trovato in area di rigore con il pallone tra i piedi. Kyriakopoulos, difensore del Monza, è intervenuto con un tackle che, secondo la Roma, ha colpito il piede di Baldanzi. L’arbitro ha lasciato proseguire il gioco, e nemmeno il Var ha ritenuto di dover intervenire. La Roma, però, è convinta che si sia trattato di un chiaro rigore, e che l’arbitro abbia commesso un grave errore.
L’importanza del VAR
L’episodio solleva ancora una volta il dibattito sull’efficacia del VAR. In teoria, il sistema di videoassistenza dovrebbe aiutare gli arbitri a prendere decisioni più precise e corrette. In questo caso, però, il VAR non è intervenuto, lasciando la Roma con un senso di ingiustizia. Si pone quindi la domanda: il VAR è davvero uno strumento efficace per garantire la giustizia sportiva?