Un’eroina senza tempo: Libbali, la regina di Ninive
“La Babilonese”, edito da Bompiani, ci introduce a Libbali, una regina di Ninive dall’animo inquieto, moglie del sovrano Assurbanipal. Il loro matrimonio, celebrato per assicurare la successione al trono, è un legame freddo e privo di amore. Libbali, con i suoi capelli ricci e gli occhi penetranti, è una donna affascinante e passionale, il cui cuore non batte per il consorte. Un giorno, la sua vita prende una svolta inaspettata quando si innamora di Avhiram, un prigioniero ebreo. Questo amore proibito scatena la furia di Assurbanipal e segna l’inizio di una fuga rocambolesca per Libbali, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio che la porterà da Ninive a Napoli, Londra e oltre.
Un viaggio attraverso i millenni: tra storia e immaginazione
Il romanzo si snoda lungo i millenni, dalla Ninive di Assurbanipal al Seicento, all’Ottocento, fino al Terzo Millennio. Libbali, con il suo spirito indomito, si reinventa ad ogni epoca, assumendo nuovi nomi e identità. La incontriamo come la negromante Madame Ballu, una figura enigmatica che incarna il mistero e la fascinazione del passato. Antonella Cilento, con maestria, intreccia storia e fiction, creando un mondo ricco di dettagli e atmosfere suggestive. Il lettore è condotto in un viaggio avvincente, dove la memoria diventa protagonista, attraversando i secoli con un’eroina che sfugge alle convenzioni e ai confini del tempo.
Omaggi letterari e un’ispirazione profonda
Nel suo romanzo, Antonella Cilento rende omaggio a grandi autori del passato, come Hans Jacob Christoffel von Grimmelshausen, autore del picaresco “Simplicissimus”. L’autrice, nelle note finali, rivela che l’idea per “La Babilonese” è nata da un’immagine di una bambina che correva con una lampada in mano, un’immagine che rappresenta la forza e la resilienza di Libbali, un’eroina che non si arrende mai. La Cilento ha saputo cogliere l’essenza della memoria e della reinvenzione, creando un’opera che ci invita a riflettere sulla natura del tempo e sulla capacità di adattarsi al cambiamento.
Un’opera che celebra la memoria e la reinvenzione
“La Babilonese” è un romanzo che celebra la memoria e la capacità di reinvenzione dell’essere umano. Attraverso la figura di Libbali, l’autrice ci mostra come la storia si ripete, come le emozioni e le passioni siano universali e come la memoria possa essere un ponte tra passato e presente. L’opera di Antonella Cilento è un invito a riflettere sulla nostra identità, sulla nostra capacità di adattarci al cambiamento e sulla forza della memoria che ci accompagna nel tempo.