Un viaggio nel tempo attraverso l’arte moderna e contemporanea
Il Centro d’Arte Moderna e Contemporanea (CAMeC) della Spezia riapre le sue porte al pubblico dopo un restauro durato otto mesi. Il museo, situato in piazza Battisti, si presenta con un nuovo allestimento che promette un viaggio affascinante nel mondo dell’arte, dal periodo delle Avanguardie fino agli ultimi decenni del Novecento.
Il percorso espositivo, curato dal professor Gerhard Wolf, direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut e membro dell’Accademia delle scienze e delle lettere di Berlin-Brandenburg, si caratterizza per un approccio innovativo che privilegia il dialogo tra le opere piuttosto che la classica divisione per classificazione storica.
Il visitatore potrà ammirare opere di artisti di fama internazionale come Lucio Fontana, Bruno Munari, Keith Haring, Matta Clark, Enrico Baj, e le fotografie di Man Raj e del Bauhaus. L’esposizione permanente del CAMeC rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, frutto della donazione delle famiglie Cozzani e Battolini, a cui si aggiunge il fondo del Premio di pittura del Golfo, fondato nel 1933 in ambiente futurista.
Un’esperienza immersiva e accessibile a tutti
Il nuovo allestimento del CAMeC si propone di creare un’esperienza immersiva e coinvolgente per il visitatore, grazie a un sapiente gioco di luci che accompagna il percorso espositivo. Il museo si apre a tutte le generazioni, con un’attenzione particolare all’accessibilità. È stata realizzata un’accessibility room dedicata alle persone con disabilità visiva, uditiva e cognitiva.
Il sindaco Pierluigi Peracchini sottolinea l’importanza di rendere il museo un luogo inclusivo e aperto a tutti, in linea con la visione di una città che si apre alla cultura e alle nuove generazioni.
Il rilancio del Premio del Golfo e la candidatura a Capitale della Cultura
La riapertura del CAMeC coincide con un momento importante per la città della Spezia, che si candida a Capitale della Cultura 2027. Il rilancio del Premio del Golfo, fondato nel 1933 in ambiente futurista, è uno dei progetti chiave legati alla candidatura. Il premio rappresenta un’importante eredità culturale che ha contribuito a plasmare l’identità artistica della città.
Andrea Corradino, presidente di Fondazione Carispezia, sottolinea l’importanza della tradizione culturale della Spezia legata all’arte contemporanea, che ha trovato nuova vita negli ultimi trent’anni grazie alle donazioni che hanno portato all’apertura del Museo Lia e poi del CAMeC.
Un’occasione per riscoprire la ricchezza artistica della Spezia
La riapertura del CAMeC rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire la ricchezza artistica della Spezia. Il museo si presenta come un luogo di incontro e di scambio culturale, un punto di riferimento per gli appassionati d’arte e per tutti coloro che desiderano immergersi nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.
L’esposizione permanente, con la sua selezione di opere di artisti di fama internazionale, offre un’ampia panoramica sull’evoluzione dell’arte nel XX secolo. Il nuovo allestimento, curato dal professor Gerhard Wolf, con il suo approccio innovativo e la sua attenzione all’accessibilità, promette un’esperienza coinvolgente e appagante per tutti i visitatori.
Un’opportunità per la città
La riapertura del CAMeC con un nuovo allestimento rappresenta un’opportunità importante per la città della Spezia. L’iniziativa non solo valorizza il patrimonio artistico del museo, ma contribuisce anche a rafforzare la posizione della Spezia come centro culturale di rilievo. La scelta di un curatore di fama internazionale come Gerhard Wolf dimostra la serietà e l’ambizione del progetto, che si propone di attirare un pubblico sempre più ampio e di promuovere l’arte contemporanea in tutte le sue forme.