Indagini concluse, processo in vista
La Procura di Roma ha concluso le indagini sull’incendio che ha colpito l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) di Malagrotta alla vigilia di Natale del 2023. Nove persone rischiano di finire sotto processo con l’accusa di incendio colposo. Si tratta di sette addetti alla ditta di vigilanza e due responsabili della gestione del TMB, che si trova in amministrazione giudiziaria dal 2018.
Le accuse
L’accusa ritiene che gli addetti alla vigilanza non abbiano svolto correttamente il loro lavoro, in particolare non avrebbero controllato i monitor di sorveglianza, consentendo al fuoco di propagarsi “in modo incontrollato”. Ai due responsabili della gestione dell’impianto viene contestato di non aver posizionato correttamente le balle di rifiuti speciali, creando una situazione di potenziale pericolo.
Un impianto sotto scrutinio
L’incendio di Malagrotta è solo l’ultimo capitolo di una storia di problemi e controversie che affliggono l’impianto di trattamento dei rifiuti. Il TMB di Malagrotta è stato al centro di numerosi scandali e inchieste negli ultimi anni, con accuse di corruzione, mala gestione e inquinamento. L’impianto si trova in amministrazione giudiziaria dal 2018, a seguito di un’indagine della Procura di Roma per presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti.
La sicurezza degli impianti e la responsabilità
L’incendio di Malagrotta solleva nuovamente la questione della sicurezza degli impianti di trattamento dei rifiuti e della responsabilità di chi ne è responsabile. La Procura di Roma ha dimostrato la sua determinazione nell’indagare sull’accaduto e nell’assegnare le responsabilità. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che si arrivi a un verdetto che faccia luce sulle cause dell’incendio e che garantisca che situazioni simili non si ripetano in futuro.