Un’esplorazione dell’anima attraverso i ritratti
La Reggia di Colorno, gioiello architettonico del Ducato di Parma, si prepara ad ospitare una mostra monografica dedicata al grande pittore Carlo Mattioli (Modena, 1911 – Parma, 1994), in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa. L’esposizione, curata da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista, riunisce una sessantina di opere che offrono un viaggio affascinante nell’universo creativo di Mattioli, con particolare attenzione ai suoi ritratti.
La mostra si apre con una selezione di sedici ritratti di personaggi storici colornesi, commissionati all’artista nel 1963 da Augusta Ghidiglia Quintavalle, storica dell’arte e Sovrintendente alle Gallerie di Parma. Questi ritratti, conservati nella sala del Consiglio Comunale, sono un esempio lampante dell’ironia sottile che caratterizza l’opera di Mattioli. In alcuni casi, l’artista si diverte a sovvertire le identità, trasformando Ottobono Terzi nel poeta Attilio Bertolucci, il filosofo Zaccaria Olivieri nel pittore Carlo Carrà e il vescovo Martino da Colorno nel papa regnante Giovanni XXIII.
Dall’ironia all’intimità: un percorso di scoperta
L’esposizione prosegue con una sequenza di ritratti che si avvicinano progressivamente all’intimità dell’artista. Si incontrano intellettuali, poeti e artisti da lui frequentati e stimati al tempo dell’Officina Parmigiana, come Renato Guttuso, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Ottone Rosai e Giacomo Manzù. Questi ritratti ci svelano la profonda sensibilità di Mattioli e la sua capacità di cogliere l’essenza delle persone che ritraeva.
Il nucleo più intimo e personale della mostra è dedicato ai ritratti di famiglia. La moglie Lina, la figlia Marcella e l’amata nipote Anna, raffigurata nelle varie età della vita, dall’infanzia all’adolescenza, sono ritratte con un’intensità commovente. La sequenza si conclude con gli autoritratti, che ci offrono uno sguardo profondo nell’anima dell’artista.
Un’eredità di grande valore
Le opere in mostra provengono da Musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private, a testimonianza della grande stima e dell’ammirazione che il pubblico e gli studiosi nutrono per l’opera di Mattioli.
Carlo Mattioli, pittore e disegnatore tra i più importanti del secolo scorso, ha affrontato molti temi: Parma, la sua città, la natura morta, il paesaggio, tormento e riflessione come nelle Aigues mortes, i cieli, l’illustrazione di testi capolavori della letteratura mondiale. I suoi ritratti, in particolare, sono considerati tra gli esiti più alti della sua attività, caratterizzati da tratti esasperati dei volti e della postura dei corpi, e da una latente, talvolta dissacrante, ironia.
Un’occasione per riscoprire un grande artista
La mostra “Carlo Mattioli: Ritratti” rappresenta un’occasione unica per riscoprire l’opera di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento. Attraverso i suoi ritratti, il visitatore può immergersi nell’universo creativo di Mattioli, scoprendo la sua profonda sensibilità, la sua ironia e la sua capacità di cogliere l’essenza delle persone che ritraeva.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 5 ottobre al 12 gennaio 2024 presso la Reggia di Colorno. Un’esperienza da non perdere per gli appassionati d’arte e per tutti coloro che desiderano conoscere meglio l’opera di Carlo Mattioli.
Un’esplorazione dell’intimità artistica
La mostra “Carlo Mattioli: Ritratti” offre un’opportunità unica per esplorare l’intimità artistica di un grande maestro. Attraverso i suoi ritratti, Mattioli ci svela non solo la sua maestria tecnica, ma anche la sua profonda sensibilità e il suo sguardo ironico sul mondo. La scelta di dedicare un’esposizione a questa particolare categoria di opere è un segno di grande rispetto per la complessità e la ricchezza del suo lavoro, e ci permette di apprezzare ancora di più la sua straordinaria capacità di cogliere l’essenza delle persone che ritraeva.