Sold out per ‘Iddu’ in provincia di Trapani
L’anteprima del film ‘Iddu’, che racconta la storia del boss Matteo Messina Denaro, ha registrato il sold out nelle proiezioni in provincia di Trapani. Sia a Trapani capoluogo che ad Alcamo e Mazara del Vallo, le sale hanno fatto registrare il tutto esaurito, con un pubblico desideroso di scoprire la storia del superlatitante attraverso il racconto cinematografico. A Mazara del Vallo, città situata a pochi chilometri da Castelvetrano, città natale di Messina Denaro, il pubblico ha avuto la possibilità di incontrare i registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, insieme al protagonista Elio Germano, che interpreta il boss. La proiezione a Mazara del Vallo, con 573 spettatori, si è svolta nel cinema Grillo, la multisala più vicina per gli abitanti di Castelvetrano, che hanno voluto assistere alla proiezione nonostante le polemiche sorte in città.
Le polemiche a Castelvetrano
A Castelvetrano, il figlio dell’ex sindaco Antonio Vaccarino, Salvatore, ha deciso di non proiettare il film nel suo cinema, unico in città, perché la figura del padre, che nel film si chiama Catello Palumbo ed è interpretato da Toni Servillo, viene rappresentata come un delinquente. I registi hanno precisato che la figura di Catello, seppur ispirata al rapporto epistolare intrattenuto con il boss, è un personaggio immaginario e costruito come omaggio alla commedia italiana. Nonostante le parole dei registi, Salvatore Vaccarino ha mantenuto la sua posizione, alimentando un dibattito sulla memoria e sull’eredità del fenomeno mafioso a Castelvetrano.
Il dibattito sulla memoria e sull’eredità mafiosa
La proiezione del film ha suscitato un acceso dibattito sulla memoria e sull’eredità mafiosa a Castelvetrano. Il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, ha sottolineato come la presenza di tante persone in sala dimostri che l’interesse per il fenomeno mafioso è ancora vivo nel territorio. Ha inoltre aggiunto che il film mette in luce la mancanza di ideali e il vuoto valoriale che caratterizzano i protagonisti della vicenda. Rosario Asta, presidente della società ‘Dante Alighieri’ a Castelvetrano, ha commentato che il film presenta un quadro complesso che va spiegato ai ragazzi, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra il boss latitante e Vaccarino. Il regista Fabio Grassadonia ha sottolineato che il film vuole interrogarsi sulla latitanza di Messina Denaro, considerata una pagina nera della storia della Repubblica. Il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso il desiderio di proiettare il film in un luogo pubblico della città, in alternativa al cinema, e la produzione si è detta disponibile a trovare una soluzione.
La memoria e l’eredità del fenomeno mafioso
Il film ‘Iddu’ offre un’occasione di riflessione sulla memoria e sull’eredità del fenomeno mafioso in Sicilia. La scelta di non proiettare il film a Castelvetrano, città natale del boss, solleva interrogativi sul modo in cui la società si confronta con il passato e con le figure che lo hanno segnato. È importante non dimenticare il passato, ma allo stesso tempo è necessario interrogarsi su come il fenomeno mafioso possa essere superato, promuovendo valori di legalità e giustizia sociale.