Una giovane scrittrice premiata
Giulia Arnoldi, 18 anni di Dalmine (Bergamo), è la vincitrice della 29ma edizione del Campiello Giovani. Il suo racconto, ‘Appena prima dell’ultimo accordo’, è stato scelto dalla Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni, tra i cinque racconti finalisti.
La giuria ha apprezzato la capacità di Arnoldi di “orchestrare sapientemente un crescendo di tensione narrativa ancorata a una vicenda bellica e raccontata attraverso una voce narrante che è anche voce epistolare”.
Oltre al premio principale, sono state assegnate anche due menzioni speciali: una al racconto ‘L’ultimo agosto’ di Sofia Aleandri, 21 anni di Monterotondo (Roma), e l’altra al racconto ‘Diario di Alfred Bosch’ di Olaf Mugnai, per la sostenibilità sociale e ambientale.
Un premio che celebra la scrittura giovane
Il Campiello Giovani è un concorso riservato ai giovani tra i 15 e i 21 anni, organizzato dalla Fondazione Il Campiello-Confindustria Veneto. Il premio è un importante riconoscimento per la scrittura giovane, che incoraggia i ragazzi a esprimere la loro creatività e a sviluppare il loro talento letterario.
La premiazione si è svolta venerdì 20 settembre al Teatro Goldoni di Venezia. Durante la serata, Roberto Vecchioni ha rivolto un messaggio ai giovani, sottolineando l’importanza della parola e del suo uso consapevole.
Il valore della scrittura nella società contemporanea
Il Campiello Giovani è un’iniziativa che promuove la cultura e la scrittura, valori fondamentali per la società contemporanea. In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale, è importante ricordare il potere della parola scritta, la sua capacità di emozionare, di informare e di ispirare.
Il premio rappresenta un’occasione per celebrare il talento dei giovani scrittori e per incoraggiarli a continuare a coltivare la loro passione per la scrittura.
La scrittura come ponte tra passato e presente
La vittoria di Giulia Arnoldi con un racconto incentrato su una vicenda bellica è un segno importante. La letteratura ha il potere di connettere il passato con il presente, di farci riflettere sulle esperienze del passato e di aiutarci a comprendere meglio il mondo in cui viviamo. Il Campiello Giovani, in questo senso, promuove una cultura che guarda al passato con attenzione, ma che allo stesso tempo è proiettata verso il futuro.