Un bagnino multato dopo un salvataggio
La Guardia Costiera di Venezia ha multato di 1.032 euro un bagnino di Cavallino-Treporti per non aver allertato tempestivamente la Capitaneria di porto dopo aver salvato una turista dall’annegamento il 3 settembre scorso. La notizia ha suscitato polemiche, con molti che si sono interrogati sulla correttezza della sanzione in un caso di soccorso riuscito.
Secondo il comunicato della Guardia Costiera, il bagnino, il signor Saverio Amato, avrebbe omesso di seguire il protocollo che prevede la segnalazione immediata alle autorità in caso di soccorso in mare. Tuttavia, la Capitaneria di porto ha riconosciuto la professionalità del bagnino e il suo coraggio nel salvare la turista, sottolineando l’importanza del lavoro svolto da questa categoria di operatori.
“Il soccorso portato a termine con successo dall’assistente bagnanti di Cavallino-Treporti è un gesto che conferma la professionalità acquisita da questa categoria di operatori, che lavorano con grande attenzione nell’organizzazione del soccorso in mare. Al signor Saverio Amato va un plauso per il suo intervento, per il coraggio e la prontezza dimostrati”, si legge nel comunicato.
L’indagine della Capitaneria di porto
Il direttore marittimo del Veneto, ammiraglio Filippo Marini, ha annunciato che la Capitaneria di porto sta conducendo un’indagine per valutare le circostanze che hanno portato alla contestazione della multa. “In merito al verbale amministrativo contestato dalla Guardia costiera di Jesolo, stiamo effettuando i necessari accertamenti per valutare le circostanze che hanno portato alla contestazione”, ha affermato Marini. “Un elemento da valutare sarà certamente il contesto in cui si sono svolti i soccorsi e la concitazione che ha caratterizzato il momento di emergenza. Se le circostanze saranno confermate e ricorreranno i presupposti si potrà valutare, come previsto, anche l’archiviazione del verbale amministrativo.”
Considerazioni sul caso
La vicenda del bagnino multato dopo un salvataggio solleva interrogativi importanti sul ruolo e la responsabilità degli operatori del soccorso in mare. Da un lato, è fondamentale garantire la sicurezza dei bagnanti e la tempestività degli interventi in caso di emergenza. Dall’altro, è altrettanto importante riconoscere l’impegno e il coraggio di chi si mette in gioco per salvare vite umane. In questo caso, la Capitaneria di porto ha riconosciuto il valore dell’intervento del bagnino, ma ha anche sottolineato la necessità di rispettare i protocolli. Sarà l’indagine in corso a chiarire le circostanze del caso e a stabilire se la multa era effettivamente giustificata.