Il ritorno di Alex e Aidi
Dopo 30 anni dall’uscita del suo romanzo culto “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, Enrico Brizzi torna con “Due”, un sequel tanto atteso dai lettori. La storia riprende il filo narrativo tre giorni dopo la fine del primo libro, in quel tardo giugno del 1992, con Alex e Aidi ancora adolescenti, in un periodo storico in cui la musica e le prime esperienze amorose erano al centro della loro vita. Il nuovo romanzo, edito da HarperCollins, riporta i lettori in quel contesto vintage, dove Alex, ancora ferito dalla partenza di Adelaide, si confronta con la solitudine e la mancanza. Brizzi descrive il suo nuovo lavoro come un’esplorazione del periodo immediatamente successivo a quello raccontato nel primo libro, dove l’amore e la separazione diventano i temi centrali.
Un distacco narrato in diverse forme
Il distacco tra Alex e Aidi viene narrato attraverso diverse forme espressive. Le pagine di diario, le lettere che impiegano settimane ad arrivare a destinazione e le registrazioni su nastro magnetico diventano strumenti per raccontare la difficoltà di comunicare in un’epoca in cui le tecnologie non erano così diffuse.Brizzi sottolinea l’impossibilità di telefonare negli Stati Uniti da una cabina telefonica, la difficoltà di chiamare da casa dei genitori in America per paura delle bollette astronomiche, e la necessità di affidarsi alle lettere come unico mezzo di comunicazione. Questo contesto storico contribuisce a creare un’atmosfera di attesa e di nostalgia, che permea l’intero romanzo.
Il ruolo della musica
La musica, come in “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, è un elemento fondamentale in “Due”. Per molti ragazzi della generazione di Brizzi, il rock rappresentava una vera e propria mitologia. Lo scrittore ha inserito su Spotify le canzoni citate nel libro, creando una colonna sonora che accompagna la lettura. Brizzi sottolinea l’importanza della musica come elemento di identificazione e di appartenenza per i giovani di quel periodo, e come questa continui ad affascinare le nuove generazioni, che si sentono attratte dal vintage degli anni ’80.
Un’analisi del cuore dei ragazzi
Brizzi riflette sul rapporto tra le generazioni, e sulla difficoltà di generalizzare le esperienze dei giovani. Sottolinea come, nonostante i cambiamenti sociali e tecnologici, il cuore dei ragazzi rimanga un territorio segreto e pudico. Il tema dell’amore e della separazione, affrontato in “Due”, è universale e trasversale alle generazioni. La difficoltà di esprimere i propri sentimenti, la nostalgia per la persona amata, la paura della solitudine sono emozioni che non conoscono confini temporali.
Un’opera multiforme
“Due” non è solo un romanzo, ma anche uno spettacolo teatrale. Una dozzina di brani del libro sono stati trasformati in canzoni, con la strofa recitata. Brizzi sottolinea l’importanza della musica come forma di espressione artistica e come questa possa arricchire la narrazione.L’opera di Brizzi si presenta quindi come un’esperienza multiforme, che unisce la letteratura, la musica e il teatro, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Un ritorno al passato e un’analisi del presente
“Due” non è solo un sequel di un romanzo di successo, ma anche un’occasione per riflettere sul passato e sul presente. La nostalgia per gli anni ’90, per un periodo in cui le comunicazioni erano più lente e le emozioni più intense, si intreccia con la consapevolezza dei cambiamenti sociali e tecnologici che hanno caratterizzato il mondo contemporaneo. Brizzi offre una prospettiva interessante sul tema della comunicazione e dell’amore in un’epoca in cui la tecnologia ha modificato profondamente il modo di vivere e di relazionarsi con gli altri.