Caltanissetta assetata: la protesta contro il razionamento dell’acqua
La situazione a Caltanissetta è critica. Decine di persone, soprattutto donne, hanno manifestato per il secondo giorno consecutivo davanti al palazzo comunale, esasperate da una situazione insostenibile. Il razionamento dell’acqua, che prevede la distribuzione solo ogni 7 giorni, sta mettendo a dura prova la città, con alcune zone che da tre mesi non hanno più accesso all’acqua potabile.
Il servizio di autobotti a pagamento, l’unica soluzione per le zone senza acqua, non riesce a soddisfare le numerose richieste, aggravando la situazione. La protesta, che ha visto l’intervento della questura con mezzi di polizia, sta diventando sempre più accesa.
Le richieste dei manifestanti
I manifestanti chiedono un incontro urgente con il prefetto, che probabilmente li riceverà nei prossimi giorni, e con il presidente della Regione Renato Schifani. La loro richiesta è chiara: trovare una soluzione definitiva al problema del razionamento dell’acqua e garantire il diritto fondamentale all’accesso all’acqua potabile per tutti i cittadini.
Un problema che va oltre Caltanissetta
Il problema dell’acqua a Caltanissetta non è un caso isolato. La siccità e la scarsità di risorse idriche sono un problema che affligge molte zone d’Italia e del mondo. È necessario un intervento urgente e incisivo da parte delle istituzioni per affrontare questa emergenza e garantire la sostenibilità delle risorse idriche per il futuro.