Un Monito all’Umanità
“Nero è il colore delle note”, il nuovo romanzo di Alessandro Mezzena Lona con i disegni di Romeo Toffanetti, è un monito all’umanità a non cedere alle macchine, a continuare a pensare e a riflettere. Il libro, che omaggia Cornell Woolrich, è un viaggio distopico in un futuro in cui l’intelligenza artificiale minaccia di sopraffare l’uomo.
“Stiamo debordando, stiamo andando oltre, c’è un’intelligenza che è oltre l’umano”, afferma Mezzena Lona, che dice di essere “preoccupato” per come sta evolvendo la ricerca e lo sviluppo dell’AI. “Temo e nello stesso tempo aspetto con ansia il primo robot che vorrei a casa, ma mi fa paura”, ammette.
Il libro è un omaggio a Cornell Woolrich, uno degli autori che più ama Mezzena Lona. Woolrich, autore di romanzi noir, ha ispirato grandi registi come Alfred Hitchcock e François Truffaut. In “Nero è il colore delle note”, Woolrich è il protagonista di una storia ambientata in una città che ricorda Trieste, dove la Industrial Brain Utopia sta progettando di trasferire il cervello di un essere umano nella memoria di un computer.
Un Viaggio Distopico
Il romanzo è un viaggio distopico in un futuro in cui l’intelligenza artificiale minaccia di sopraffare l’uomo. Il protagonista, Cornell Woolrich, è un uomo che ama spiare le donne, tra le quali una affascinante e misteriosa violoncellista che assomiglia a Jacqueline du Pré. Non può essere lei: la stella britannica è morta 30 anni prima.
Tra fantasmi e speculazioni edilizie avveniristiche, Cornell scopre che la Industrial Brain Utopia sta progettando di trasferire il cervello di un essere umano nella memoria di un computer, per poi riversare in un altro corpo ricordi, emozioni, sogni.
Il libro è stato scritto sulla scorta di una storia abbozzata in una quarantina di tavole di Romeo Toffanetti, il disegnatore di Nathan Never. Mezzena Lona ha colto la palla al balzo per celebrare Woolrich, uno degli autori che più ama.
Un Messaggio di Attenzione
“Nero è il colore delle note” è un libro che invita alla riflessione sull’avanzamento tecnologico e sui suoi possibili impatti sull’umanità. L’autore, con un tono di preoccupazione ma anche di speranza, ci invita a non cedere alle macchine e a mantenere il nostro controllo sul progresso scientifico. Il libro è un monito a non perdere di vista la nostra umanità, a non dimenticare la nostra capacità di pensare, di riflettere e di creare. La scelta di omaggiare Cornell Woolrich, un autore che ha saputo raccontare con maestria le paure e le ossessioni dell’uomo moderno, è un’ulteriore conferma di questo messaggio di attenzione e di riflessione.