Un’operazione di soccorso complessa e fortunata
Intorno alle 23.30 di giovedì si è concluso un intervento di ricerca e soccorso che ha visto impegnati gli operatori del Soccorso Alpino del Trentino sul ghiacciaio dell’Adamello. Due alpinisti, un uomo di 48 anni di Tione e una donna di 51 anni di Bergamo, erano stati segnalati dispersi dopo essersi separati da un gruppo di quattro persone.
L’allarme è scattato poco prima delle 20 quando il gestore del rifugio ai Caduti dell’Adamello ha segnalato il mancato arrivo dei quattro alpinisti che, partiti dal rifugio Mandrone, avrebbero dovuto trascorrere la notte nel suo rifugio. La Centrale Unica di Emergenza ha immediatamente attivato l’elicottero e gli operatori della Stazione di Pinzolo, che si sono recati al rifugio Bedole in Val Genova.
Nel frattempo, il gestore del rifugio Mandrone, membro del Soccorso Alpino, ha avvistato delle luci in movimento sul ghiacciaio del Mandrone e si è diretto verso di esse. Le luci appartenevano agli altri due alpinisti del gruppo, che si erano separati per tornare al rifugio Mandrone.
L’elicottero, dotato di visori notturni, ha poi sorvolato la zona individuando delle tracce sulla neve che portavano verso la cresta dell’Adamello. Seguendo le tracce, i soccorritori hanno individuato i due alpinisti, che sono stati imbarcati a bordo dell’elicottero e trasportati al rifugio Mandrone.
Un lieto fine per una vicenda che poteva avere un epilogo tragico
I due alpinisti, illesi ma infreddoliti, non hanno avuto bisogno di alcun ricovero in ospedale. L’intervento di soccorso si è concluso con un lieto fine, ma è stato un chiaro monito sulla pericolosità della montagna, soprattutto in condizioni di freddo e buio. La vicenda sottolinea l’importanza di adottare le dovute precauzioni e di non sottovalutare i rischi, soprattutto quando si affrontano escursioni in alta quota.
La tempestività dell’intervento e l’esperienza degli operatori del Soccorso Alpino hanno permesso di salvare la vita ai due alpinisti. La loro storia è un esempio di come la collaborazione e la professionalità possano fare la differenza in situazioni di emergenza.
Riflessioni sulla sicurezza in montagna
Questo episodio ci ricorda l’importanza di una pianificazione accurata e di una preparazione adeguata prima di affrontare escursioni in montagna. La scelta dell’itinerario, la valutazione delle condizioni meteorologiche e la conoscenza del territorio sono fattori cruciali per garantire la sicurezza in montagna. È importante anche comunicare il proprio itinerario a persone di fiducia e portare con sé l’attrezzatura adeguata. In caso di emergenza, è fondamentale contattare immediatamente il numero di emergenza 112 e seguire le indicazioni degli operatori del soccorso.