Un intreccio di vite e segreti nel cuore del terrorismo italiano
Il nuovo romanzo di Mario Riviello, ‘Il depistaggio’, si addentra nel cuore di un periodo buio della storia italiana, quello della lotta armata tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. La trama intreccia le vite di personaggi diversi: un fotografo in crisi esistenziale e professionale, una modella molto più giovane di lui, una donna dal passato misterioso, un anziano magistrato e un poliziotto. Ognuno di loro è coinvolto in un drammatico caso di cronaca nera rimasto irrisolto, un mistero che li ha colpiti profondamente.In un crescendo di scoperte e colpi di scena, i personaggi si ritrovano a dover fare i conti con il passato e con le conseguenze delle loro scelte. Il tentativo di fare luce sul caso li porta a confrontarsi con la loro stessa identità e con i fantasmi del passato. La ricerca della verità, come spesso accade, si trasforma in un viaggio introspettivo che li porta a ripercorrere le loro vite, a mettere in discussione le loro convinzioni e a ridefinire i loro rapporti con il mondo.
Un romanzo corale che esplora le conseguenze del terrorismo
‘Il depistaggio’ è un romanzo corale, dove ogni personaggio porta con sé una storia personale che si intreccia con la storia collettiva. Il romanzo si concentra sulle conseguenze del terrorismo, non solo a livello sociale e politico, ma anche sul piano umano ed esistenziale. Attraverso le voci dei protagonisti, Riviello ci mostra come il terrorismo abbia lasciato un segno indelebile nella vita di ognuno di loro, condizionando le loro scelte, i loro rapporti e la loro visione del mondo.Il romanzo non si limita a raccontare un caso di cronaca nera, ma offre una riflessione profonda sul terrorismo in Italia, sulle sue cause e sulle sue conseguenze. Riviello ci mostra come il terrorismo abbia colpito non solo le vittime dirette, ma anche coloro che sono stati coinvolti indirettamente, come testimoni, come familiari delle vittime o come persone che hanno vissuto in un clima di paura e incertezza.
Un romanzo che riapre le ferite del passato
‘Il depistaggio’ è un romanzo che riapre le ferite del passato, invitando il lettore a riflettere su un periodo storico che ha lasciato un segno indelebile nella società italiana. Il romanzo non si limita a raccontare un caso di cronaca nera, ma si propone come un’analisi profonda del terrorismo in Italia, delle sue cause e delle sue conseguenze. Riviello ci mostra come il terrorismo abbia colpito non solo le vittime dirette, ma anche coloro che sono stati coinvolti indirettamente, come testimoni, come familiari delle vittime o come persone che hanno vissuto in un clima di paura e incertezza.Il romanzo è un invito a non dimenticare il passato, a riflettere sulle sue cause e sulle sue conseguenze, e a cercare di costruire un futuro più pacifico e solidale.
L’autore: Mario Riviello
Mario Riviello, nato a Portici (Napoli) nel 1962, vive da oltre trent’anni a Roma, dove ha lavorato a lungo nell’Information Technology. Ha collaborato come fotografo con alcune riviste francesi, ha esposto in varie mostre fotografiche ed è al suo terzo romanzo. Ha già pubblicato infatti ‘Volo’ (2000) e ‘La ballata dell’uomo morto’ (2005).
Un romanzo che invita alla riflessione
‘Il depistaggio’ è un romanzo che invita alla riflessione su un tema delicato e complesso come il terrorismo in Italia. La scelta di narrare la storia dal punto di vista di coloro che hanno vissuto quel periodo, anche indirettamente, offre una prospettiva unica e profonda sul tema. Riviello ci mostra come il terrorismo abbia lasciato un segno indelebile nella vita dei personaggi, condizionando le loro scelte e i loro rapporti. Il romanzo è un invito a non dimenticare il passato, a riflettere sulle sue cause e sulle sue conseguenze, e a cercare di costruire un futuro più pacifico e solidale.