Un Genio in Bilico tra Arte e Politica
La mostra ‘Picasso Lo Straniero’ a Palazzo Reale di Milano offre un viaggio inedito nella vita di Pablo Picasso, non solo come artista ma anche come uomo che ha vissuto la condizione di straniero in Francia. Oltre 90 opere, tra cui capolavori e documenti d’archivio, provenienti dal Musée National Picasso-Paris, svelano la storia di un uomo che, pur avendo raggiunto il successo internazionale, ha sempre dovuto confrontarsi con il rifiuto della cittadinanza francese.
La curatrice scientifica Annie Cohen-Solal spiega la scelta di esporre insieme opere d’arte e documenti di archivio: “Pensiamo che la storia dell’arte deve essere anche sociale. Dietro l’artista c’è anche una persona che soffre, di cui magari la polizia ha una foto”.
Il Rifiuto e la Censura
La mostra racconta la storia di un Picasso che, pur essendo stato accolto come un genio in Francia, non ha mai ottenuto la cittadinanza. La sua identità di “Spagnolo” è stata impressa con un timbro nero sulla sua carta d’identità, e nel 1938, le impronte digitali sono state aggiunte, segno di una costante sorveglianza da parte della polizia.
La Francia ha rifiutato la domanda di naturalizzazione di Picasso nel 1940, mentre nel 1929 il Louvre aveva rifiutato la donazione del capolavoro “Les Demoiselles d’Avignon”. Questo rifiuto ha contribuito a plasmare la visione di Picasso, che si è sentito sempre in bilico tra arte e politica, tra il mondo dell’élite e quello del popolo.
L’Influenza della Condizione di Straniero sull’Arte di Picasso
La mostra evidenzia come la condizione di straniero abbia influenzato l’arte di Picasso. L’opera “La lettura della lettera”, ad esempio, testimonia l’importanza delle amicizie per Picasso nella sua vita a Parigi. La rete di amici e la solidarietà cosmopolita della città hanno contribuito al suo successo.
Picasso ha rielaborato il mito del Minotauro, una figura fragile e potente, come suo alter ego per esprimere la sua reazione alla sorveglianza della polizia. Il suo “Plat aux trois visages” rappresenta l’identità complessa dello straniero: il profilo classico del cittadino autoctono, il profilo dello straniero e il volto del “métoikos”, lo straniero residente senza diritti politici.
Un’Esposizione che Invita alla Riflessione
L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, definisce la mostra come un’esposizione che “fa pensare dentro la mostra ma anche fuori”, sottolineando la sua valenza politica. La mostra invita a riflettere sulla condizione dello straniero, sulla discriminazione e sulla censura, temi ancora oggi attuali.
L’esposizione ‘Picasso Lo Straniero’ è un’occasione per conoscere un lato meno noto di Picasso, un uomo che ha vissuto la sua vita in bilico tra arte e politica, tra la sua identità spagnola e la sua adozione francese. La mostra ci ricorda che dietro ogni opera d’arte si cela una storia umana, una storia di vita, di sofferenza e di lotta per l’affermazione di sé.
Riflessioni sulla Condizione di Straniero
La mostra ‘Picasso Lo Straniero’ ci offre una prospettiva inedita sulla vita di un grande artista, evidenziando il legame indissolubile tra arte e politica. La condizione di straniero, di “non appartenente”, ha profondamente influenzato la vita e l’opera di Picasso, plasmando la sua visione del mondo e la sua sensibilità artistica. La mostra ci invita a riflettere sulla condizione dello straniero, sulla discriminazione e sulla censura, temi ancora oggi attuali e urgenti.