Il divieto di trasferta resta in vigore, con un’eccezione
Il provvedimento del Prefetto di Torino che vieta la trasferta ai tifosi residenti nella provincia di Napoli per la partita Juventus-Napoli di oggi pomeriggio resta in vigore, con una sola eccezione. Il Tar del Piemonte ha infatti accolto il ricorso di un tifoso partenopeo e suo figlio, permettendo loro di assistere alla partita all’Allianz Stadium.
Il divieto di trasferta era stato deciso dal Prefetto Donato Cafagna su richiesta del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms), alla luce dei disordini che si sono verificati in occasione della partita Cagliari-Napoli di domenica scorsa. Il Casms ha inoltre considerato l’accesa rivalità tra le tifoserie juventina e partenopea.
La società bianconera è tenuta ad attenersi alle disposizioni del Prefetto, con l’unica eccezione rappresentata dal tifoso e suo figlio autorizzati dal Tar.
Le motivazioni del divieto di trasferta
La decisione del Prefetto di Torino di vietare la trasferta ai tifosi napoletani è stata presa in considerazione di due fattori principali:
* **I disordini di Cagliari:** Gli scontri avvenuti durante la partita Cagliari-Napoli di domenica scorsa hanno portato a un clima di tensione e preoccupazione per la sicurezza degli spettatori. Il Casms ha ritenuto necessario adottare misure preventive per evitare che si ripetessero episodi di violenza.
* **La rivalità tra le tifoserie:** La rivalità tra le tifoserie juventina e partenopea è nota per essere particolarmente accesa. Il Casms ha ritenuto che la presenza di un numero elevato di tifosi napoletani all’Allianz Stadium avrebbe potuto aumentare il rischio di disordini e scontri.
Il ricorso accolto dal Tar
Il ricorso presentato dal tifoso napoletano e suo figlio è stato accolto dal Tar del Piemonte. Non sono state rese note le motivazioni specifiche della decisione del Tar, ma è probabile che il tribunale abbia considerato la situazione personale del ricorrente e la mancanza di prove concrete di un suo coinvolgimento in episodi di violenza.
La decisione del Tar rappresenta un’eccezione al divieto di trasferta imposto dal Prefetto, ma non inficia la validità del provvedimento in generale. La società bianconera è tenuta ad attenersi alle disposizioni del Prefetto, con l’unica eccezione rappresentata dal tifoso e suo figlio autorizzati dal Tar.
Considerazioni personali
La decisione del Prefetto di Torino di vietare la trasferta ai tifosi napoletani è stata presa in considerazione di un contesto di tensione e preoccupazione per la sicurezza degli spettatori. La rivalità tra le tifoserie è un fattore che contribuisce a creare un clima di instabilità e la presenza di un numero elevato di tifosi di una squadra avversaria può aumentare il rischio di disordini e scontri.
La decisione del Tar di accogliere il ricorso di un tifoso napoletano e suo figlio è un segnale positivo, ma non risolve il problema alla radice. Il problema della violenza negli stadi è un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare e la collaborazione di tutte le parti interessate, dalle autorità di polizia alle società sportive, passando per i tifosi stessi.
E’ importante ricordare che il calcio è uno sport che dovrebbe unire le persone, non dividerle. La passione per il calcio non dovrebbe mai essere un pretesto per la violenza e la discriminazione.