La Tragedia di Daniele D’Amato
Daniele D’Amato, 48 anni, zio della campionessa olimpica Alice, è morto il 1° giugno 2021 a causa di una dissezione aortica. La sua morte è stata preceduta da tre dimissioni dall’ospedale, dove si era presentato il 23 maggio con forti dolori e pressione alta. La procura di Genova indaga su un possibile caso di colpa medica, con il pubblico ministero Francesca Rombolà che ha chiesto il rinvio a giudizio per due medici.
Le Dimissioni e le Diagnosi Errate
D’Amato è stato visitato inizialmente in un ospedale di Novi Ligure da un medico a gettone che non ha avuto accesso al sistema informatico. Dopo aver firmato per le dimissioni, è tornato poche ore dopo con un elicottero, lamentando dolore lombare. Il medico di turno, secondo l’accusa, ha omesso di completare la raccolta anamnestica e l’esame obiettivo, fissando erroneamente la diagnosi in lombalgia muscolo scheletrica.Al secondo accesso al San Martino di Genova, un altro medico ha controllato i risultati della radiografia e ha effettuato una visita ortopedica, anch’egli fissando erroneamente la diagnosi in lombalgia muscolo scheletrica. Entrambi i medici hanno dimesso D’Amato senza trattenerlo in osservazione.
La Diagnosi Corretta e la Tragica Fine
Tre giorni dopo, D’Amato è tornato in ospedale, dove sono stati eseguiti accertamenti più completi. Il 28 maggio gli è stata diagnosticata una dissezione aortica e si è deciso per un intervento chirurgico d’urgenza. Purtroppo, l’uomo è deceduto il 1° giugno.
L’Indagine della Procura
La procura di Genova indaga sulla possibile colpa medica dei due medici, che sono difesi dagli avvocati Gianluca Franchi, Salvatore Leggio, Antonio Rubino e Giuseppe Caccamo. I familiari di D’Amato, assistiti dall’avvocato Alberto La Camera, hanno denunciato la vicenda, sostenendo che le dimissioni ripetute e le diagnosi errate hanno contribuito al decesso.
L’Importanza della Diagnosi Corretta
La vicenda di Daniele D’Amato sottolinea l’importanza di una diagnosi corretta e tempestiva. In situazioni di emergenza, è fondamentale che i medici siano in grado di identificare i sintomi e le patologie con precisione, evitando diagnosi errate che possono avere conseguenze fatali. La negligenza medica, come in questo caso, può avere un impatto devastante sulla vita delle persone e delle loro famiglie.