L’appello di Conte per una svolta negoziale
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso un forte appello per una svolta negoziale in occasione della partenza della Marcia della Pace di Assisi. Conte ha criticato l’attuale situazione di conflitto, sottolineando la mancanza di una vera politica basata sul dialogo e sulla ricerca di soluzioni pacifiche.
“Le guerre in corso, le strategie delle armi a oltranza, dell’escalation militare dimostrano che c’è deficit di politica, politica con la P maiuscola, non la politica dei parolai”, ha affermato Conte. “La politica significa dialogo, significa costruire delle basi per delle svolte negoziali, costruire delle soluzioni che ovviamente abbraccino l’orizzonte di pace e sicurezza, per tutte le popolazioni coinvolte e non a senso unico secondo la logica del primato economico, del primato di chi ha più armi produce e utilizza più armi, del primato della sopraffazione.”
Stop alle armi in Ucraina e nel conflitto israelo-palestinese
Interrogato sulla possibilità di un “stop alle armi all’Ucraina”, Conte ha risposto che la sua proposta si traduce in “un’imposizione di una svolta negoziale che andava fatta da subito e che invece non si vuole perseguire perché si preferisce il rumore delle armi”.
Il leader del M5S ha esteso il suo appello anche al conflitto israelo-palestinese, chiedendo uno “stop allo sterminio a Gaza, all’occupazione illegittima in Cisgiordania” e la ripresa del dialogo attraverso “reciproche concessioni che garantiscano a tutti pace e sicurezza”.
L’importanza del dialogo e della diplomazia
L’appello di Conte ribadisce l’importanza del dialogo e della diplomazia come strumenti per la risoluzione dei conflitti. In un mondo sempre più diviso e polarizzato, è fondamentale riportare al centro del dibattito pubblico la necessità di costruire ponti e non muri, di cercare soluzioni condivise e non di alimentare la logica della sopraffazione e della violenza. La pace e la sicurezza sono valori universali che devono essere perseguiti con determinazione e con un impegno costante per il dialogo e la cooperazione internazionale.