La polarizzazione delle opinioni sul clima: un ostacolo alla transizione ecologica
Il presidente di Unrae, Michele Crisci, ha espresso preoccupazione per la crescente polarizzazione delle opinioni sul cambiamento climatico, un fenomeno che, a suo dire, sta ostacolando la transizione verso un futuro sostenibile. Intervenendo alla tavola rotonda sull’Evoluzione della Comunicazione nel settore della Mobilità, organizzata da Autolink News, Crisci ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo e di un’azione comune per affrontare la sfida del cambiamento climatico.
“Il problema che stiamo vivendo in questi anni, che trasforma le opinioni in opinioni talebani, è che nessuno vuole fermarsi, sedersi assieme, sapendo che c’è un problema di sostenibilità e di cambiamento climatico, e discutere”, ha affermato Crisci. “Sono passati gli anni e non si è fatto nulla per andare in una certa direzione e a quel punto è normale che le opinioni si estremizzino, per paura”.
L’appello alla politica per un’azione strategica
Crisci ha rivolto un appello alla politica, invitandola ad abbandonare l’approccio meramente elettorale e a concentrarsi su una visione strategica a lungo termine. “Se poi la politica fa leva su queste paure, invece di lavorare per il futuro, di definire gli step per raggiungere quegli obiettivi, non si va da nessuna parte”, ha sottolineato. “Si deve lavorare in maniera strategica, non pensando solo al voto del giorno dopo”.
Secondo Crisci, la mancanza di una strategia politica chiara e condivisa rischia di alimentare ulteriormente la polarizzazione delle opinioni, creando un clima di sfiducia e di immobilismo. L’urgenza di un’azione comune per la sostenibilità è sempre più pressante, ma il rischio di un’escalation di conflitti ideologici rischia di bloccare il progresso.
Il ruolo della comunicazione nella transizione ecologica
La denuncia di Crisci sulla polarizzazione delle opinioni sul clima è un segnale allarmante. La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di un consenso sociale attorno alle sfide del cambiamento climatico. È necessario promuovere un dibattito aperto e costruttivo, basato su dati scientifici e su una visione di futuro condivisa. La comunicazione dovrebbe essere orientata a favorire la collaborazione e l’innovazione, piuttosto che alimentare divisioni e conflitti.