Un viaggio culturale tra Oriente e Occidente
Prato Seta, il festival dedicato al dialogo tra Occidente e Oriente, torna per la sua quinta edizione, ospitato come sempre presso il Museo del Tessuto di Prato. Dal 5 ottobre, il festival si propone di approfondire la conoscenza della Cina contemporanea, con un programma ricco di incontri, dibattiti e attività collaterali.
Il fil rouge della manifestazione, ideata da Matteo Burioni, Gianni Bianchi, Roberto Pecorale e Patrizia Scotto di Santolo, è il viaggio e lo scambio culturale tra i due mondi. Il festival si apre con un monologo originale dell’attore e scrittore Beppe Allocca, che affronta il tema della mercatura e degli scambi commerciali, per poi passare a un quadro storico dei viaggi tra Occidente e Cina con Duccio Balestracci.
Il programma prevede inoltre un confronto sulle relazioni tra Cina, Russia e Iran, nuovi attori delle relazioni globali, con Nima Baheli, Orietta Moscatelli e Aurelio Insisa. Un altro tema centrale è quello della “rivoluzione dell’auto elettrica”, con un incontro che analizza le sfide e le opportunità di questa tecnologia tra sostenibilità e minaccia protezionistica, con Sergio Papa, Alessio Longo e Francesco Collini.
Confini geografici e ambizioni globali
Il secondo giorno del festival, il focus si sposta sui confini geografici della Cina e sulle sue nuove ambizioni di posizionamento nel panorama globale. Gabriele Battaglia, Andrea Cavazzuti, Lorenzo Lamperti, Ilaria Maria Sala, Cecilia Attanasio Ghezzi e Gabriele Barbati si confrontano su questo tema complesso e attuale.
Nel pomeriggio del 4 ottobre, lo spazio è dedicato alla letteratura, con un incontro sul noir cinese con Andrea Cotti, Chen He e Stefania Stafutti.
Didattica e business: il futuro della Cina
L’ultimo giorno del festival è dedicato all’insegnamento e alla didattica del cinese, con un intervento dell’Anic (Associazione nazionale insegnanti di cinese). Il direttivo dell’associazione presenterà una lezione aperta sulla mediazione culturale e sulle sfide dell’insegnamento nella classe di sino discendenti.
In programma anche un incontro su “Business con la Cina: innovazione, finanza e digitale”, a cura di Associna, mediato dalla sinologa Ilaria Mundula.
Il festival si conclude con un concerto rock della band Sino Heart, il cui chitarrista e cantante Zhong Yuxin arriva da Pechino dopo un lungo tour in Giappone e Corea.
Un’esperienza immersiva
Oltre agli incontri e ai dibattiti, il festival propone diverse attività collaterali per immergersi nella cultura cinese. Un food tour alla scoperta del cibo cinese e un viaggio nella street art e nell’arte contemporanea nella città toscana arricchiscono l’esperienza del visitatore.
Un ponte tra culture
Prato Seta rappresenta un’importante occasione per approfondire la conoscenza della Cina contemporanea, non solo dal punto di vista politico ed economico, ma anche culturale e sociale. Il festival offre un’opportunità unica per dialogare con esperti e studiosi, per confrontarsi con diverse prospettive e per immergersi in un mondo ricco di fascino e di stimoli.