Un addio commovente nel quartiere d’origine
Un fiume di lacrime ha accompagnato l’ultimo saluto a Totò Schillaci a Palermo. La salma del campione del mondo del ’90, scomparso l’altroieri, ha attraversato le strade del Cep, il quartiere d’origine dove ancora vive Mimmo, il padre dell’attaccante. Un corteo commovente, con la partecipazione di tanti residenti di tutte le età, a cominciare dagli studenti dell’istituto comprensivo “Giuliana Saladino”, che hanno pianto e intonato cori da stadio, rievocando l’eroe di Italia ’90.
Le note di “Notti magiche”, la storica colonna sonora dei Mondiali italiani di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, hanno accompagnato il passaggio del carro funebre, creando un’atmosfera surreale e commovente.
Il saluto al campo dell’Amat e alla chiesa di San Giovanni Apostolo
Dopo il saluto alla chiesa di San Giovanni Apostolo, il corteo si è diretto verso il Ribolla, per rendere omaggio al campo dell’Amat, luogo simbolo della carriera di Schillaci. Qui, tra le lacrime e i cori dei presenti, si è celebrato il talento di un giovane calciatore che ha saputo conquistare il cuore di un’intera nazione.
Il carro è poi passato davanti alla scuola calcio che porta il nome del giocatore scomparso, un’ulteriore testimonianza dell’impegno e della dedizione di Schillaci per il mondo del calcio e per le nuove generazioni.
Un campione che ha unito Palermo
La morte di Totò Schillaci ha suscitato un profondo cordoglio a Palermo, la città che lo ha visto nascere e crescere. Il commovente corteo che ha attraversato le strade del Cep, il suo quartiere d’origine, è la testimonianza di un affetto profondo e duraturo. Schillaci ha saputo unire la città, diventando un simbolo di orgoglio e di speranza per un’intera generazione. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore dei palermitani e di tutti gli appassionati di calcio.