Cassa integrazione prorogata ad Atessa e Termoli
Lo stabilimento Stellantis di Atessa si appresta a vivere altre due settimane di cassa integrazione, dal 14 al 27 ottobre. La decisione, comunicata dalla direzione aziendale al comitato esecutivo di Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf, riguarda tutti i dipendenti del Plant e si aggiunge alla precedente settimana di CIGO già in atto. La causa di questa misura è da ricercare nel persistente rallentamento del mercato europeo dei veicoli commerciali, che ha portato a una mancanza di ordini. Il mercato non ha ancora assorbito i segnali positivi registrati nei mesi estivi. Anche lo stabilimento di Termoli è stato interessato da un periodo di cassa integrazione, dal 14 al 20 ottobre, a causa dell’andamento del mercato delle vetture, che ha un impatto diretto sugli ordini dei motori.
Preoccupazione sindacale e percorso condiviso
Le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la situazione di Stellantis, in particolare per lo stabilimento di Atessa, che sta vivendo una crisi industriale importante legata alla produzione del Ducato. Le segreterie di Fim, Fiom e Uilm, unitamente alla Rsa di fabbrica, hanno espresso la volontà di intraprendere un percorso condiviso a tutela del territorio e dei lavoratori.
La posizione di Stellantis
Stellantis ha comunicato che “Per Atessa, la misura si è resa necessaria da situazioni congiunturali legate alla mancanza di ordini in relazione al rallentamento del mercato europeo dei veicoli commerciali nel primo semestre dell’anno e che non ha ancora assorbito qualche piccolo segnale positivo arrivato nei successivi mesi estivi. Anche per Termoli la causa è legata all’andamento del mercato, in questo caso delle vetture: le casse integrazioni che sono attuate negli stabilimenti produttivi hanno un inevitabile riflesso anche negli ordini dei motori. Stellantis resta concentrata ad attraversare questa difficile fase di transizione e a garantire la continuità di tutti i suoi impianti che rimangono centrali nella strategia globale del Gruppo. Si tratta di un percorso impegnativo che esige unità d’intenti e visione strategica per accompagnare l’Azienda e tutti i suoi lavoratori italiani nel futuro.”
Un segnale preoccupante per il settore
La proroga della cassa integrazione presso lo stabilimento Stellantis di Atessa è un segnale preoccupante per il settore automobilistico italiano. La crisi del mercato dei veicoli commerciali, unita alla difficile situazione del mercato delle vetture, sta mettendo a dura prova l’intero comparto. Il futuro di Stellantis in Italia è incerto, e la necessità di un percorso condiviso tra azienda e sindacati è fondamentale per garantire la continuità produttiva e la tutela dei lavoratori.