Spinelli patteggia e accusa Toti: “Era un partitino che aveva sempre bisogno di soldi”
Aldo Spinelli, ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, ha patteggiato a tre anni e due mesi per finanziamento illecito ai partiti. L’imprenditore, che era stato arrestato ai domiciliari a novembre 2022, ha ammesso di aver sempre dato soldi a tutti i partiti, compreso Giovanni Toti, ex governatore della Liguria.
Spinelli ha dichiarato di non aver voluto patteggiare, ma di averlo fatto su consiglio dei suoi avvocati. “I miei avvocati mi hanno consigliato di patteggiare perché lo hanno fatto Toti e Signorini. Io però non volevo, assolutamente. Ma se un medico dice che devi prendere la Tachipirina alla fine la prendi”, ha spiegato l’imprenditore.
Spinelli ha anche accusato Toti, definendolo “un partitino che aveva sempre bisogno di soldi”. “C’erano campagne politiche sue, campagne politiche del sindaco di Genova, campagne politiche a Savona, e il suo è un partitino… però all’ultima cena elettorale eravamo in 600 e io sono quello che gli ha dato meno di tutti”, ha affermato Spinelli.
Le dichiarazioni di Spinelli entrano a gamba tesa nella campagna elettorale per le regionali della Liguria, con le liste dei partiti ancora da chiudere. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, candidato presidente per il centro destra, aveva già precisato che per la campagna elettorale si sarebbero utilizzati solo i soldi dei partiti, prendendo le distanze dal modus operandi dell’ex governatore.
Il patteggiamento di Spinelli ha portato a catena a quello degli altri due imputati, Toti e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini.
Spinelli: “Ho dato soldi a Toti e alla Paita, tutto registrato”
Spinelli ha anche affermato di aver dato soldi sia a Toti che a Raffaella Paita, candidata per il centrosinistra alle elezioni regionali del 2015. “Ho dato i soldi sia a lui che alla Paita (nel 2015 candidata per il centrosinistra, ndr). Tutto registrato”, ha detto l’imprenditore.
Spinelli ha anche sottolineato che il suo rapporto con Toti si è trasformato in amicizia nel corso degli anni. “Gli dicevo così proprio perché per lui in ogni momento arrivava una elezione. Ma non c’era niente di particolare, ci conoscevamo e basta, in nove anni siamo diventati amici. Pensi che dovevo essere io il candidato del centrodestra nove anni fa, ho detto no, poi è venuto fuori Toti. E allora io ho dato i soldi sia a lui che alla Paita”, ha spiegato Spinelli.
L’imprenditore ha concluso dicendo che “è stato fatto tutto alla luce del sole, tutto regolare, tutto lecito e comunque non finisce qui: farò ancora sentire le mie ragioni”. Il suo legale, Alessandro Vaccaro, ha confermato che “con Toti in nove anni è anche nata un’amicizia”.
L’impatto delle dichiarazioni di Spinelli sulla campagna elettorale
Le dichiarazioni di Spinelli potrebbero avere un impatto significativo sulla campagna elettorale per le regionali della Liguria. Il fatto che l’imprenditore abbia ammesso di aver dato soldi a tutti i partiti, compreso il candidato presidente del centro destra, potrebbe danneggiare la reputazione del candidato e del partito. Inoltre, le dichiarazioni di Spinelli potrebbero aprire un nuovo fronte di indagini sulle modalità di finanziamento dei partiti in Liguria.