Un omaggio a Ferruccio Busoni a cento anni dalla morte
Il Bolzano Festival Bozen, giunto alla sua ventesima edizione, si prepara ad accogliere il pubblico dal 30 luglio al 10 settembre con un programma ricco di appuntamenti musicali. Tra i temi centrali del festival, un omaggio a Ferruccio Busoni, a cento anni dalla sua morte, con una serie di eventi dedicati al compositore e pianista italiano. Il festival si apre con un concerto all’aria aperta all’anfiteatro al parco delle Semirurali, con l’orchestra Haydn diretta da Michele Gamba e al piano Mariangela Vacarello.
Il 31 luglio e 1 agosto si terranno gli eventi speciali “Busoni 100”, realizzati grazie alla Fondazione Busoni-Mahler. Tra i momenti clou, un simposio dedicato al pianista e compositore, con musicologi e artisti come Jacopo Pellegrini, Antony Beaumont ed Emanuil Ivanov, vincitore del concorso Busoni nel 2019. Al simposio seguirà il concerto di Grigory Sokolov, uno dei più grandi pianisti viventi.
Il 1 agosto, invece, si terrà la maratona pianistica “Busoni FIRST Prize Winners play BUSONI”, che vedrà riuniti, per la prima volta, i vincitori delle ultime edizioni del concorso internazionale: Michael Lifits, Chloe Jiyeong Mun, Ivan Krpan, Emanuil Ivanov, Jae Hong Park e Arsenii Moon. I sei pianisti si alterneranno nell’esecuzione di brani di Busoni, alternati da letture dai diari di Gottfried Galston, interpretate dall’attrice Edith Clever.
La Galleria Civica ospiterà una mostra dedicata a Busoni, realizzata in collaborazione con la Staatsbibliothek di Berlino, che include anche un pianoforte meccanico a rulli dell’epoca, che riproduce alcune esecuzioni registrate da Busoni stesso, per ascoltare un’eco del suo suono.
Grandi direttori e giovani orchestre
Il Bolzano Festival Bozen ospiterà una serie di grandi direttori e giovani orchestre, in un programma che spazia dal repertorio classico al contemporaneo. La European Youth Orchestra si esibirà il 10 agosto in un concerto dedicato a Claudio Abbado, diretta da Ivan Fischr, con la pianista britannica Isata Kanneh-Mason. Il 13 agosto, la stessa orchestra sarà diretta da Gianandrea Noseda, con il violoncellista Nicolas Altstaedt.
Ingo Metzmacher sarà sul podio il 20 e 22 agosto con l’altra orchestra giovanile creata da Abbado, la Mahler Jugendorchester. Il festival vedrà anche la partecipazione di Filippo Gorini, artista in residenza, che in tre dei sei concerti in programma inaugurerà un format dialogando anche con il pubblico. Gorini presenterà una sorta di preview del suo progetto “7 Cities”, con cui nella stagione 2025-26 farà un tour con tappe di un mese ciascuna a Vienna, Hong Kong, Cape Town, Portland, Santa Fe e Milano, in cui ai concerti affiancherà anche insegnamento, educazione, sensibilizzazione e filantropia.
Il suono originale di Vienna
Un altro filo conduttore del festival è il progetto Originalklang (ovvero suono originale) della Gustav Mahler Academy, che quest’anno si concentra sulla ricostruzione del suono della Vienna di primo Novecento, attraverso lo studio delle prassi esecutive dell’epoca e l’utilizzo di strumenti originali, comprati da Mahler stesso per la Hofoper nel 1910, gentilmente concessi dal Centro Culturale Euregio Dobbiaco.
Sir John Eliot Gardiner, che curerà l’esecuzione de “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert, nella trascrizione per orchestra d’archi di Gustav Mahler, dirigerà l’ensemble della Mahler Academy il 2 settembre. Il 10 settembre, l’ensemble sarà diretto da Philipp von Steinaecker, direttore artistico del progetto, con il pianista norvegese Leif Ove Andsne, in un concerto che prevede la Quinta Sinfonia di Mahler ed il Concerto per pianoforte e orchestra n.3 di Rachmaninov, utilizzando uno Steinway d’epoca.
Il concerto del 10 settembre sarà replicato in una tournée con tappe a Vienna, Amsterdam, Colonia e Parigi.
Un’esperienza musicale completa
Il Bolzano Festival Bozen si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica classica, offrendo un programma ricco di eventi e di personalità di spicco. L’omaggio a Ferruccio Busoni, a cento anni dalla sua morte, è un’occasione unica per riscoprire la figura di uno dei più grandi pianisti e compositori italiani. Il progetto Originalklang, invece, ci permette di immergerci nel suono della Vienna di inizio Novecento, con strumenti originali e un’interpretazione attenta alle prassi esecutive dell’epoca. Il festival rappresenta un’esperienza musicale completa, che unisce tradizione e innovazione, grandi nomi e giovani talenti, in un contesto di grande bellezza e suggestione.