La sfida di Torino: un esame a tutto campo
“Ogni test è un esame a livello tattico, tecnico, temperamentale, che va affrontato con massima serietà possibile. Ci auguriamo che sabato ci sia una sfida che conti qualcosa, che abbia un valore importante per la Juve e per noi”, ha dichiarato Antonio Conte, allenatore del Napoli, in vista del match di sabato a Torino contro la Juventus.
“Io voglio vedere il Napoli indossare un bell’abito – ha proseguito Conte – ho la voglia e il piacere di offrire un bello spettacolo ma durante le partite devi essere pronto con il bell’abito a sporcarlo, sapendo che ci sono situazioni in cui senza cattiveria e concentrazione va male.”
Conte ha sottolineato la differenza di partenza tra le due squadre: “Per il match di sabato si parte su due livelli diversi: rispetto all’anno scorso ci sono 18 punti di distacco da recuperare. La Juve sa della nostra voglia di rivalsa, ma anche che non vuole arrivare di nuovo terza, che non possiamo finire di nuovo a -40 dall’Inter e -20 da Juve e Milan. Partiamo da due diversi livelli di partenza, a pochi giorni dalla chiusura del mercato con i nuovi che si stanno inserendo ma ci vuole tempo. Ci auguriamo anche che nel match di ritorno si parli avendo maggiori certezze nelle mani.”
Il vantaggio di non giocare le coppe europee
“Senza giocare le coppe europee è un vantaggio per il tempo di preparazione dei match in campionato, ma chi è in coppa ha rose più ampie”, ha detto Conte, evidenziando il doppio lato della medaglia.
“Lavorativamente – ha spiegato Conte – per me al primo anno con una nuova squadra è un vantaggio lavorare di più, se prepari tre partite in una settimana lavori in modo ridotto. Devi avere maggior tempo per introdurti e introdurre i nuovi arrivati alla fine del mercato. Quindi c’è un aspetto positivo. Lo svantaggio è che la rosa che hai se non devi giocare in Europa, invece di 25 giocatori di un certo livello ne hai 16-18.”
Conte ha poi parlato dell’inserimento dei nuovi arrivati: “I nuovi si stanno inserendo, stanno lavorando per entrare nelle nostre idee. In sosta con Neres e in questi 10 giorni con gli scozzesi McTominay e Gilmour sono stati positivi, perché iniziano a capire un po’ l’idea nostra del calcio, adattandosi alla tipologia di lavoro. Sono contento di avere ragazzi che apprendono e ci possono dare un buon apporto.”
Un’eredità pesante per Thiago Motta
Conte ha concluso il suo intervento con un pensiero per Thiago Motta, nuovo allenatore della Juventus: “l’eredità che raccoglie – ha detto – è pesante perché Allegri ha scritto diverse pagine di storia della Juve. Vogliono sempre vittorie come anche l’Inter e il Milan. Thiago Motta era mio calciatore in nazionale per gli Europei, questo mi fa sorridere e mi rattrista, perché penso di stare diventando un po’ vecchio quando mi ritrovo di fronte ex miei calciatori, ma è un ragazzo bravo che a Bologna ha fatto benissimo e gli auguro il meglio ma non contro di noi.”
Un match delicato
La partita di sabato tra Napoli e Juventus si preannuncia come un match delicato e ricco di significati. Il Napoli di Conte, con la sua voglia di rivalsa, si troverà di fronte una Juventus in fase di riorganizzazione, con un nuovo allenatore e un mercato ancora in corso. Sarà interessante vedere come le due squadre si affronteranno e quale sarà l’approccio tattico di Conte, che sembra intenzionato a mettere in campo una squadra aggressiva e determinata.