L’esonero di De Rossi e l’arrivo di Juric
La parabola di Daniele De Rossi alla Roma si conclude con un’amara sorpresa. Dopo appena nove mesi da allenatore, il tecnico romano è stato esonerato dalla proprietà Friedkin, con una decisione che ha lasciato increduli dipendenti e giocatori. Al suo posto arriva Ivan Juric, ex allenatore del Torino, che ha firmato un contratto biennale con opzione per un altro anno in caso di qualificazione alla Champions League.
La decisione dei Friedkin è arrivata come un fulmine a ciel sereno, con la comunicazione ufficiale che è stata data al mattino presto, dopo una notte di intense trattative. La proprietà texana ha giustificato l’esonero di De Rossi con la mancanza di risultati in questo avvio di stagione, ma la scelta è stata accolta con grande amarezza da parte dei tifosi, che hanno contestato la dirigenza e la proprietà, incolpandoli per le scelte e le modalità con cui De Rossi è stato allontanato.
Juric ha già preso in carico la squadra e ha diretto il suo primo allenamento a Trigoria, con l’esordio in campionato che è previsto per domenica all’Olimpico contro l’Udinese. Il tecnico croato ha già avuto modo di studiare la squadra friulana, avvistato sulle tribune del Tardini durante il posticipo contro il Parma, e si presenta con un contratto da due milioni fino al 30 giugno 2025.
Le reazioni alla decisione
L’esonero di De Rossi ha suscitato diverse reazioni nel mondo del calcio. L’ex presidente della Roma Rosella Sensi ha espresso la sua amarezza per la decisione, mentre l’ex diesse Walter Sabatini ha parlato di "delirio di onnipotenza" da parte della dirigenza. Anche i tifosi hanno manifestato il loro dissenso, con una contestazione fuori Trigoria, dove hanno rivolto insulti e critiche alla proprietà e alla dirigenza.
De Rossi, che era arrivato a Trigoria alle 7.30 per preparare l’allenamento con il suo staff, è stato informato della decisione dei Friedkin poco dopo. L’ex centrocampista giallorosso ha lasciato il centro sportivo con un’espressione cupa, pronunciando solo le parole "Fatemi andare a casa" a chi gli ha dimostrato vicinanza.
Il bilancio di De Rossi alla Roma
La parabola di Daniele De Rossi alla Roma è destinata a restare quella del "poteva essere e non è stato". Oscurato da Totti da giocatore, licenziato dopo appena nove mesi da allenatore, l’ex centrocampista giallorosso ha lasciato la sua squadra del cuore con un’esperienza che non ha portato i risultati sperati.
De Rossi è il primo allenatore di Serie A ad essere stato esonerato nella stagione 2024/25, dopo quattro turni giocati e con uno score di tre punti, frutto di una sconfitta e tre pareggi.
Considerazioni personali
L’esonero di De Rossi è un duro colpo per la Roma e per il suo ex capitano. La decisione dei Friedkin è stata repentina e inaspettata, e ha suscitato un’ondata di proteste da parte dei tifosi. La speranza è che Juric possa portare risultati positivi alla squadra, ma il suo compito non sarà facile. La Roma ha bisogno di ritrovare la sua identità e di tornare a competere ai massimi livelli, e la pressione sulla nuova guida tecnica sarà enorme. Resta da vedere se Juric riuscirà a guidare la squadra verso gli obiettivi prefissati e se il suo arrivo sarà una svolta positiva per la Roma.