Il Parlamento venezuelano minaccia di rompere i rapporti con la Spagna
Il presidente del Parlamento venezuelano, Jorge Rodríguez, ha lanciato un ultimatum al candidato presidenziale dell’opposizione Edmundo González, concedendogli 24 ore per ritrattare le dichiarazioni in cui afferma di essere stato “costretto” a riconoscere i risultati delle elezioni del 28 luglio per poter lasciare il Venezuela. Rodríguez ha minacciato di rivelare ulteriori prove in caso di mancata ritrattazione, affermando che “Siamo rimasti in silenzio e abbiamo osservato la quantità di informazioni false e la mancanza di rispetto della parola data da Gonzalez”. Il leader del Congresso ha accusato González di aver diffuso informazioni false e di aver violato la parola data, dopo che l’oppositore aveva pubblicato un video in cui spiegava di essere stato costretto a riconoscere i risultati elettorali, con l’alternativa di finire in carcere. L’Assemblea Nazionale, guidata da Rodríguez, ha annunciato l’intenzione di chiedere a Maduro di interrompere le relazioni con la Spagna, accusando il governo spagnolo di non rispettare la Convenzione sull’asilo e i rifugiati. Secondo Rodríguez, la Convenzione stabilisce che quando un Paese concede l’asilo, deve limitare le azioni politiche dell’asilado, e che questo si applica anche a Gonzalez. “Speriamo che il governo spagnolo lo rispetti”, ha aggiunto Rodríguez, spiegando che l’Assemblea Nazionale intende chiedere a Maduro di interrompere le relazioni con la Spagna giovedì, secondo una bozza di accordo già approvata in commissione e che sarà votata in plenaria.
Il contesto politico venezuelano
La situazione politica in Venezuela è caratterizzata da una profonda divisione tra il governo di Nicolás Maduro e l’opposizione. Le elezioni del 28 luglio sono state contestate dall’opposizione, che le ha definite fraudolente. L’accusa di ricatto e costrizione rivolta da González al governo venezuelano, se confermata, potrebbe alimentare ulteriormente le tensioni tra il governo e l’opposizione. La decisione del Parlamento venezuelano di chiedere l’interruzione dei rapporti con la Spagna potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni tra i due Paesi. È importante sottolineare che la Convenzione sull’asilo e i rifugiati non vieta esplicitamente l’attività politica degli asilati, ma stabilisce che i Paesi che concedono asilo devono limitare le azioni politiche che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del Paese ospitante.