Un atto di vandalismo che riapre ferite del passato
Un atto di vandalismo ha colpito Villabate, alle porte di Palermo, cancellando un pezzo di storia e riaprendo ferite del passato. La lapide che ricordava due vittime di un’autobomba mafiosa, Pietro Cannizzaro e Giuseppe Tesauro, è stata distrutta. L’esplosione, avvenuta nel giugno del 1963, fu un episodio collegato alla strage di Ciaculli, un evento che segnò un momento cruciale nella storia della mafia siciliana.
La lapide, situata in corso Vittorio Emanuele, era un monito tangibile del passato violento che ha segnato la comunità di Villabate. La sua distruzione rappresenta un’offesa alla memoria di due persone innocenti, vittime di un’azione criminale che ha lasciato un segno profondo nella società.
Un’autobomba destinata a un boss mafioso
L’autobomba che uccise Cannizzaro e Tesauro era destinata a Giovanni Di Peri, presunto boss mafioso di Villabate. L’esplosione avvenne poche ore prima di un’altra autobomba che esplose a Ciaculli, causando la morte di sette persone, tra cui artificieri, carabinieri e poliziotti.
I due episodi sono considerati parte di uno stesso piano criminale nell’ambito della prima guerra di mafia, un periodo di scontri sanguinosi tra diverse fazioni mafiose per il controllo del territorio.
Una spirale di intimidazioni e un forte allarme sociale
La distruzione della lapide è l’ultimo segnale di una spirale di intimidazioni che ha colpito Villabate negli ultimi tempi. Tra gli altri episodi, si ricorda l’incendio della palestra di una scuola, che ha contribuito ad alimentare un forte allarme sociale.
Il sindaco di Villabate, Gaetano Di Chiara, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione, promuovendo un’assemblea cittadina per discutere del problema e cercare soluzioni.
La memoria come strumento di lotta alla mafia
La distruzione della lapide è un atto di barbarie che colpisce non solo la memoria delle vittime, ma anche la lotta alla mafia. La memoria è un elemento fondamentale per la costruzione di una società libera e democratica, ed è importante non dimenticare le vittime della criminalità organizzata. La comunità di Villabate deve reagire a questo atto di vandalismo con determinazione, rafforzando la propria coesione sociale e ribadendo il proprio impegno nella lotta alla mafia.