Accuse di colpo di stato contro Morales
La ministra degli Esteri della Bolivia, Celinda Sosa Lunda, ha accusato l’ex presidente Evo Morales di guidare un colpo di stato con l’obiettivo di abbreviare il mandato del presidente in carica Luis Arce e spuntare una nuova candidatura, nonostante la Costituzione lo vieti. In un post sui social, Sosa Lunda ha dichiarato che le mobilitazioni iniziate lunedì in tutto il Paese, che hanno visto circa 10.000 sostenitori di Morales marciare verso La Paz e bloccare le strade, mirano a “soffoccare economicamente il popolo boliviano e generare sconvolgimenti sociali”.
Secondo la ministra, le azioni di Morales sono motivate da “ambizioni di potere” e hanno già causato “dolore e sofferenza” al Paese. Sosa Lunda ha respinto il “piano antidemocratico” di Morales e ha ribadito il suo sostegno alla democrazia e agli interessi del popolo boliviano.
Le proteste e i loro obiettivi
Le proteste, al motto di “salvare il Paese”, sono state innescate da una serie di problemi economici, tra cui la carenza di dollari e carburante e l’aumento dei prezzi di alcuni prodotti di base. Gli scontri a margine della marcia hanno già causato 26 feriti.
La ministra Sosa Lunda ha accusato Morales di utilizzare le proteste per destabilizzare il Paese e per spingere la sua ricandidatura, nonostante la Costituzione boliviana lo vieti. La sua accusa si basa sulle dichiarazioni di Morales, che mesi fa aveva affermato che si sarebbe candidato alla presidenza “con le buone o con le cattive”.
Un’analisi del contesto politico boliviano
La situazione in Bolivia è complessa e il conflitto tra il governo attuale e l’ex presidente Morales è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di instabilità politica. Le proteste, che si inseriscono in un contesto di crescente difficoltà economica, potrebbero rappresentare un’ulteriore minaccia alla stabilità del Paese. È importante monitorare la situazione con attenzione e comprendere le motivazioni di entrambe le parti in causa per poter valutare in modo obiettivo le possibili conseguenze di questa crisi.