Incendio e aggressione ad Ariano Irpino
Un detenuto nigeriano ha dato fuoco al suo materasso nella casa circondariale di Ariano Irpino, alimentando le fiamme con le suppellettili della cella. Successivamente, armato di una spranga di ferro, ha aggredito gli agenti intervenuti per fermarlo. Quattro poliziotti hanno riportato ferite e sono stati trasportati in ospedale. Il segretario della Uilpa, Franco Volino, e la segretaria regionale del Sappe, Tiziana Guacci, hanno denunciato l’accaduto, sottolineando la gravità della situazione.
Tentato suicidio e intervento eroico ad Avellino
Ad Avellino, un agente penitenziario ha salvato in extremis un detenuto che tentava di impiccarsi all’interno della cella con un cappio realizzato con le lenzuola. L’intervento tempestivo dell’agente ha evitato una tragedia.
Situazione al collasso e richiesta di intervento
I sindacalisti hanno definito la situazione nelle carceri irpine “letteralmente al collasso”. Insieme a tutte le sigle maggiormente rappresentative, hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, per sollecitare un intervento immediato. Per venerdì prossimo è stato annunciato un sit-in davanti alla sede della Regione Campania.
Emergenza sicurezza e carenza di risorse
La situazione nelle carceri irpine evidenzia un’emergenza sicurezza e una grave carenza di risorse. L’incendio e l’aggressione ad Ariano Irpino, così come il tentato suicidio ad Avellino, dimostrano la fragilità del sistema penitenziario e la necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza di detenuti e personale. La mancanza di personale, la carenza di investimenti e la difficoltà di gestire situazioni di disagio psicologico e sociale dei detenuti contribuiscono ad alimentare la tensione all’interno delle carceri.