Marcia di protesta verso La Paz
Evo Morales, leader del Movimento per il Socialismo (MAS), si è messo a capo di una marcia di movimenti contadini e organizzazioni a lui fedeli diretta alla capitale La Paz. L’obiettivo della marcia è quello di chiedere le dimissioni del presidente Luis Arce. Morales ha affermato che oltre 10.000 persone sono determinate a raggiungere La Paz per “difendere la democrazia, l’economia e la Rivoluzione Democratica e Culturale”. La marcia, che si estende per circa 200 km, è partita dalla località di Caracollo, nel dipartimento di Oruro. “La nostra marcia è per Salvare la Bolivia, è una marcia contro il tradimento, contro la cattiva gestione e contro la corruzione del governo Luis Arce”, ha aggiunto Morales.
Accuse di colpo di stato
Il presidente Arce, in un discorso televisivo, ha accusato Morales di un tentativo di “colpo di stato” contro di lui. Secondo Arce, Morales sta cercando di “imporre” la sua candidatura presidenziale “con le buone o con le cattive”. Arce ha affermato: “Ho la responsabilità storica di denunciare davanti al Paese e al mondo ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni in Bolivia a causa tua (Evo Morales). Nei prossimi giorni inizierà una marcia per poi passare al blocco stradale nazionale, che si concluderà con un tentativo di colpo di stato contro un governo popolare, è qualcosa di cui prima o poi dovrai rendere conto al nostro popolo.”
Un clima di tensione
La situazione in Bolivia è molto tesa. Le accuse reciproche tra Morales e Arce rischiano di innescare una spirale di violenza. La marcia di Morales, sebbene pacifica per ora, potrebbe degenerare in scontri con le forze dell’ordine. La comunità internazionale dovrebbe vigilare attentamente sulla situazione e promuovere il dialogo tra le parti in conflitto per evitare una crisi politica e sociale.