Landini: “Defiscalizzare gli aumenti salariali, non gli straordinari”
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso un’aspra critica alla politica del governo in materia di lavoro, puntando il dito contro le misure che incentivano il lavoro straordinario e l’allungamento della vita lavorativa fino ai 70 anni. Landini ha affermato che il governo dovrebbe invece concentrarsi sulla defiscalizzazione degli aumenti salariali nei contratti nazionali e sul rinnovo dei contratti pubblici, con l’obiettivo di recuperare l’inflazione.
“Sulla questione del salario, del fisco e delle politiche industriali, il sindacato non starà a guardare”, ha dichiarato Landini, sottolineando l’importanza di un’azione sindacale incisiva per tutelare i diritti dei lavoratori.
“I mesi di ottobre e novembre saranno mesi in cui dovremo scendere in piazza, mobilitarci e mettere in atto delle iniziative”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di un’azione decisa per evitare di perdere la fiducia e la credibilità dei lavoratori. “Se non facciamo tutto ciò di cui siamo capaci, perderemo fiducia e credibilità”, ha concluso Landini.
La necessità di un’azione sindacale incisiva
Le parole di Landini riflettono una crescente preoccupazione per la condizione dei lavoratori in Italia. Il sindacato, in un contesto di crescente precarietà e incertezza, sente la necessità di rivendicare con forza il diritto a salari dignitosi e a condizioni di lavoro più tutelate. Le mobilitazioni annunciate per i prossimi mesi rappresentano un segnale importante, che potrebbe contribuire a riaccendere il dibattito pubblico sul tema del lavoro e a sollecitare un’azione più incisiva da parte del governo.