Un Paese trasformato?
Il presidente salvadoregno Nayib Bukele, in un messaggio televisivo alla nazione, ha affermato che El Salvador è stato trasformato dal “Paese più pericoloso del mondo” al “Paese più sicuro dell’intero emisfero occidentale”. Questo grazie a una politica di tolleranza zero contro le gang, che ha portato all’arresto di oltre 82.000 persone negli ultimi due anni e mezzo. Bukele ha decretato lo stato di emergenza nel 2021, con l’obiettivo di sconfiggere la criminalità organizzata e rendere il Paese sicuro per i cittadini.
Tuttavia, le organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, denunciano che molti degli arrestati sono innocenti, e che lo stato di emergenza ha portato a gravi violazioni dei diritti umani. Le ONG chiedono la fine della misura di eccezione, che secondo loro ha avuto un impatto devastante sulla popolazione salvadoregna.
Un bilancio controverso
Il bilancio della lotta di Bukele contro le gang è controverso. Da un lato, è innegabile che i tassi di criminalità a El Salvador siano diminuiti drasticamente negli ultimi anni. Dall’altro, le ONG denunciano un’ondata di arresti arbitrari e una sistematica violazione dei diritti umani. Le critiche si concentrano sulla mancanza di garanzie procedurali, sulla detenzione preventiva senza prove e sull’assenza di un processo equo.
La situazione a El Salvador rappresenta un dilemma complesso. Il governo di Bukele sostiene che la lotta contro le gang è necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare l’ordine pubblico. Le ONG, al contrario, denunciano che la politica di tolleranza zero ha portato a una repressione indiscriminata che ha colpito anche persone innocenti.
Un bilancio complesso
La lotta di Bukele contro le gang è un esempio di come la sicurezza possa essere un obiettivo complesso da raggiungere, e come le misure adottate per raggiungerlo possano avere conseguenze impreviste. È importante ricordare che la sicurezza non può essere raggiunta a spese dei diritti umani. Il futuro di El Salvador dipenderà dalla capacità del governo di trovare un equilibrio tra sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali.