Un flyby record per BepiColombo
La sonda BepiColombo, una missione congiunta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), ha completato il suo quarto flyby di Mercurio il 5 settembre 2023. Questo passaggio ravvicinato ha portato la sonda a soli 165 chilometri dalla superficie del pianeta, superando di 35 chilometri la distanza prevista. Questo avvicinamento record è stato reso necessario da un problema tecnico che impedisce ai propulsori di BepiColombo di funzionare a piena potenza.
Nonostante questo imprevisto, la sonda continua a essere sulla strada giusta per raggiungere la sua destinazione finale nell’orbita di Mercurio. Tuttavia, l’arrivo è previsto ora per novembre 2026, con un ritardo di 11 mesi rispetto al programma iniziale.
La missione BepiColombo, lanciata nell’ottobre 2018, è composta da due orbiter che opereranno autonomamente una volta giunti nell’orbita di Mercurio. Per raggiungere il pianeta più interno del sistema solare, la sonda sta sfruttando nove flyby planetari: uno sulla Terra, due su Venere e sei su Mercurio. Questo perché l’attrazione gravitazionale del Sole accelera la sonda verso di esso, e la velocità iniziale con cui è stata lanciata dalla Terra è troppo alta per essere catturata in orbita attorno a Mercurio.
Sfruttare solo i propulsori di bordo per rallentare la sonda sarebbe un’impresa troppo ardua, quindi si ricorre a queste traiettorie tangenti ai pianeti per sfruttarne l’attrazione gravitazionale, un metodo noto come effetto fionda.
Questo flyby ha permesso a BepiColombo di avvicinarsi a Mercurio più che mai, rallentando la sua velocità e modificando la sua direzione. Come mostra il video rilasciato dall’ESA, il passaggio ravvicinato ha anche offerto l’opportunità di scattare immagini e mettere a punto gli strumenti scientifici prima dell’inizio della missione scientifica principale.
Un’occasione per la scienza
Il flyby del 5 settembre ha fornito una preziosa opportunità per gli scienziati di raccogliere dati e immagini di Mercurio. La sonda ha scattato fotografie ad alta risoluzione della superficie del pianeta, che saranno analizzate per studiare la geologia, la composizione e l’atmosfera di Mercurio.
Inoltre, gli strumenti scientifici a bordo di BepiColombo sono stati testati durante il flyby, assicurandosi che siano pronti per le osservazioni scientifiche che inizieranno una volta che la sonda avrà raggiunto la sua orbita finale.
Le immagini e i dati raccolti durante questo flyby contribuiranno a migliorare la nostra comprensione di Mercurio, un pianeta che ancora oggi presenta molti misteri. La missione BepiColombo promette di svelare questi segreti e di fornire una visione senza precedenti del pianeta più interno del sistema solare.
Un’occasione per la scienza
Questo flyby record di BepiColombo rappresenta un’importante tappa nella missione verso Mercurio. Nonostante il ritardo, la sonda continua a raccogliere dati preziosi che ci aiuteranno a comprendere meglio questo affascinante pianeta. La perseveranza e l’ingegno degli scienziati e degli ingegneri coinvolti in questa missione dimostrano la capacità umana di superare le sfide e di raggiungere obiettivi ambiziosi, anche in presenza di problemi tecnici imprevisti.