L’appello dell’opposizione venezuelana
La Piattaforma unitaria democratica (Pud), principale coalizione di opposizione in Venezuela, ha lanciato un appello agli Stati Uniti affinché revocassero le licenze che consentono a Chevron e ad altre società energetiche americane di operare nel paese sudamericano. La richiesta è stata avanzata da Rafael de la Cruz, consigliere politico di Edmundo González Urrutia, che ha rappresentato la Pud alle presidenziali del 28 luglio in Venezuela. Secondo de la Cruz, le licenze sono un'”ancora di salvezza” per il regime di Maduro, e la loro presenza sta impoverendo il Paese. “Vogliamo che vengano cancellate: sono un’ancora di salvezza per il regime”, ha dichiarato de la Cruz durante una tavola rotonda organizzata dal Council of the Americas (As/Coa).
Le motivazioni dell’opposizione
De la Cruz ha sottolineato che la campagna di González mira a “trovare un terreno comune” con le compagnie petrolifere, ma che la loro presenza attuale offre a Maduro “la capacità di normalizzare la dittatura di fatto che sta cercando di instaurare in Venezuela”. L’opposizione ritiene che la presenza delle compagnie petrolifere stia contribuendo a consolidare il regime di Maduro, e che la loro partenza potrebbe favorire un cambio di regime e un miglioramento delle condizioni del Paese. “Vogliamo che tutte le compagnie petrolifere vadano in Venezuela. Quindi non è una questione di aziende, ma la situazione sta impoverendo il Paese a tal punto che praticamente l’intera popolazione desidera che questo regime se ne vada”, ha aggiunto de la Cruz.
Un’analisi critica dell’appello
L’appello dell’opposizione venezuelana solleva questioni complesse. Da un lato, è comprensibile la preoccupazione per l’impatto delle attività delle compagnie petrolifere sul regime di Maduro. Dall’altro, la loro partenza potrebbe avere conseguenze negative sull’economia venezuelana, già in difficoltà. È importante valutare attentamente le implicazioni di una tale decisione, tenendo conto di tutti gli aspetti coinvolti, sia politici che economici.